sabato 31 maggio 2014

ME NE VADO...AL SUPERMERCATO

Scompare dopo un litigio col marito Scattano le ricerche. Era al market

«Basta, me ne vado». Dopo un battibecco col marito una ventenne residente a Valbrembo è sparita. Qualcuno l’ha vista passare vicino al fiume, ed è scattato l’allarme generale. Sono intervenuti carabinieri, pompieri, ambulanze e protezione civile. Lei invece era al supermercato.

Tutto è iniziato alle 12 di sabato. La donna se n’è andata sbattendo la porta. Il marito, 25enne, dopo un po’, preoccupato, ha chiesto aiuto ai carabinieri. le prime testimonianze raccolte sono state di persone che hanno visto la donna camminare non lontano dalle rive del Brembo.

Si è temuto il peggio, e d è scattato l’allarme generale. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco di Bergamo, Dalmine e Bergamo con quattro squadre. Poi una unità mobile di rianimazione e la protezione civile di Valbrembo, con sindaco e assessore al seguito.

Le operazioni di ricerca sono andate avanti fino a dopo le 15,30. La donna, di origine nordafricana, non aveva mai avuto cattive intenzioni: semplicemente arrabbiata, si era rifugiata al supermercato Famila di Briolo. La sua presenza è stata segnalata alle forze dell’ordine e l’allarme è rientrato.[ecodibergamo.it]


PER PAPA GIOVANNI...

Sotto il Monte: a 51 anni dalla morte, una Messa ricorda Papa Giovanni



Il 3 giugno di cinquantuno anni fa Papa Giovanni XXIII lasciava questa terra, l’anima del Papa che aveva cambiato il corso della storia della Chiesa saliva al Cielo, mentre il mondo, con il capo chinato, pregava. L’annuncio della sua morte, in seguito alla malattia che lo aveva colpito, portò tristezza e dolore.

Da quel 1963 la Chiesa ha continuato a camminare, seguendo anche il cammino da lui tracciato nella direzione dell’ecumenismo e della pace. Il 3 giugno ha segnato la fine della sua vita terrena, ma il tempo ci ha condotto fino alla gioia della sua canonizzazione nell’aprile scorso.

La data della morte di Papa Giovanni ogni anno viene celebrata nella sua terra natale e nella diocesi di Bergamo. Quest’anno, in particolare, a poco più di un mese dalla canonizzazione di Roncalli, diventa memoria particolarmente significativa.

La vita, il pontificato e la santità di Giovanni XXIII sono un dono per cui la Chiesa di Bergamo vuole rinnovare il ringraziamento a Dio. Martedì 3 giugno alle 20.30 a Sotto il Monte si vivrà un momento di particolare comunione con la celebrazione eucaristica solenne presieduta dal cardinale metropolita Angelo Scola, arcivescovo di Milano. «Tanto grande è la gioia, altrettanto la riconoscenza – scriveva il vescovo, monsignor Francesco Beschi, nella lettera che il 27 aprile, giorno della canonizzazione, ha consegnato a Papa Francesco –. Benediciamo il Signore per il dono della santità di Papa Giovanni XXIII e di Papa Giovanni Paolo II. La proclamazione di questo dono davanti alla Chiesa e al mondo alimenta la speranza che scaturisce dal Vangelo e da coloro che lo testimoniano in modo luminoso; nello stesso tempo ci sprona a ricercare, appassionatamente e con intima gioia, di raccogliere la seminagione di Vangelo che avviene attraverso i suoi testimoni e di coltivare quanto è stato seminato nella vita di ciascuno di noi, nella sua specifica vocazione e missione e nella vita di tutte le nostre comunità». [ecodibergamo.it]

giovedì 29 maggio 2014

SPETTACOLO NATURALE...

Sculture...



Il giardino botanico di Atlanta, Stati Uniti, torna ad ospitare per il secondo anno consecutivo l'esibizione Imaginary World, che mette in mostra 28 sculture vegetali giganti[repubblica.it] vegetali

RIFATTA...

Ecco la nuova pista di Orio al Serio...


Manca solo la segnaletica in alcune parti della pista, ma i lavori all’aeroporto di Orio al Serio sono praticamente finiti. E con notevole anticipo. Lo scalo è chiuso dal 13 maggio e riaprirà la mattina del 2 giugno con il ritorno di Air Dolomiti e del volo per Monaco di Baviera alle 6,45.

Gli operai stanno ultimando i lavori sulla pista a tempo di record. Per affrontare al meglio le operazioni, la capofila Vitali di Cisano Bergamasco ha messo in campo un’autentica potenza di fuoco: sono state operative 10 squadre di fresatura prima e di asfaltatura poi, attive 24 ore su 24, sette giorni su sette.

In campo 300 operai qualificati per turno e 600 mezzi complessivi, in particolare dieci frese tra cui le Wirtgen 210, che hanno una resa superiore alla norma, e undici finitrici per la stesa. Dell’associazione temporanea d’imprese fanno parte anche la mantovana Vallan Infrastrutture, dalla bergamasca Artifoni e dalla milanese Gavazzi. [ecodibergamo.it]


martedì 27 maggio 2014

E' MORTO IN MESSICO...

L'uomo più grasso del mondo...




È morto a 48 anni in Messico, Manuel Uribe, l’uomo più grasso del mondo: pesava 597 chili. Uribe è morto per problemi di cuore e di circolazione sanguigna nelle gambe. Dopo che nel 2006 il Guinness dei primati lo registrò come uomo più grasso in assoluto, Uribe cominciò una dieta che gli fece perdere 200 chili. Uribe non poteva camminare e per il suo matrimonio, nel 2008, fu trasportato con una gru. In questa immagine Manuel è sorridente, il 9 maggio 2008, a San Nicolas de los Garza, sobborgo di Monterrey. [corriere.it]







lunedì 26 maggio 2014

RISULTATI ELEZIONI A CARVICO

Risultati definitivi elezioni a Carvico...



Locatelli Sergio (Con voi per Carvico) 42,03% (1087 voti)
Ghisleni Marco (Lista Ghisleni sindaco) 23,7% (613 voti)
Panzeri Luigi (Insieme per Carvico) 19,72% (510 voti)
Bolognini Attilio (Lista civica Carvico) 14,54% (376 voti)

Locatelli Sergio è il nuovo sindaco di Carvico





mercoledì 21 maggio 2014

C'ERA UN RAGAZZO...

Triangolare allo stadio Atleti Azzurri d'Italia a Bergamo in memoria di Piermario Morosini


Oltre 4000 spettatori per ricordare quel ragazzo che si è spento prematuramente su un campo di calcio...

L'intero incasso in beneficenza.

Tra i tanti campioni che hanno aderito all'iniziativa, anche Pippo Inzaghi che, pur essendo un ex, tanto per non smentirsi, ha messo a segno due reti.













lunedì 19 maggio 2014

LE AMANTI DEI PRETI...

Scrivono al Papa...

Abolisca il celibato"
Ventisei donne hanno scritto a Bergoglio per esporre la loro "devastante sofferenza" e chiedere che "qualcosa possa cambiare non solo per noi, ma per il bene di tutta la Chiesa"


Si rivolgono a Papa Francesco dandogli del tu, gli raccontano di essere "coinvolte sentimentalmente con un sacerdote o religioso" e gli chiedono di rivedere la legge del celibato. Il tutto in una lettera che ventisei donne hanno deciso di firmare con il nome di battesimo e l'iniziale del cognome o la città di provenienza. Ma, come spiega il sito Vatican Insider, che per primo ha reso nota la missiva, "nella raccomandata inviata in Vaticano c'era un cognome e recapiti telefonici", a significare l'autenticità di un gesto che vuole portare all'attenzione del Papa una realtà che, se in Italia ha numeri esigui, in altri Paesi (Austria o Germania) è considerevole. Le firmatarie si definiscono "un piccolo campione" e affermano di parlare a nome di tante che "vivono nel silenzio".

Bergoglio non si è mai espresso in favore della cancellazione della tradizione latina del celibato. Ma, anche da arcivescovo, ha sempre chiesto ai preti coerenza. "Come tu ben sai - hanno scritto le donne - sono state usate tantissime parole da chi si pone a favore del celibato opzionale, ma forse ben poco si conosce della devastante sofferenza a cui è soggetta una donna che vive con un prete la forte esperienza dell'innamoramento. Vogliamo, con umiltà,
porre ai tuoi piedi la nostra sofferenza affinché qualcosa possa cambiare non solo per noi, ma per il bene di tutta la Chiesa".

Benedetto XVI nel 2009, con la costituzione apostolica "Anglicanorum coetibus", istituì gli ordinariati anglo-cattolici e stabilì, soltanto per loro, la possibilità di "ammettere caso per caso all'ordine sacro del presbiterato uomini coniugati, secondo i criteri oggettivi approvati dalla Santa Sede". [repubblica.it]
 
 

AUTOVELOX DOVE SONO...

Autovelox dal 19 al 25 maggio



sabato 17 maggio 2014

MORIRE DI AMIANTO...

La polvere della morte...



Nel 1987 il sindaco di Casale Monferrato decise di vietare l’amianto nel territorio del comune piemontese, nel 1992 la sua produzione e la lavorazione venne bandita in tutto il Paese. Sono passati più di vent’anni, ma le tonnellate di «mala polvere» in Italia sono ancora più di 32mila, tra case, scuole, fabbriche in rovina e cave abbandonate. Un numero ancora provvisorio, considerato che non tutte le Regioni hanno seguito le direttive sulla mappatura dei siti contaminati.  
Se nulla cambia, per liberarsi dell’incubo dell’amianto ci vorrà quasi un secolo. Le vittime a oggi sono più di 15.000, e il peggio deve ancora arrivare. Il picco di mortalità è previsto tra il 2015 e il 2020. C’è un altro problema: le discariche italiane dedicate ai rifiuti speciali sono vicine all’esaurimento. Così in Calabria, regione che da anni ignora sistematicamente le direttive nazionali, sta nascendo la discarica d’amianto più grande d’Europa, mentre a Broni, comune lombardo che dista appena cento chilometri da Casale, si continua a morire per i resti della ex Fibronit, cementificio chiuso nel 1994...

Per leggere tutta l'inchiesta: www.lastampa.it





MOBILITA' VOLONTARIA ALLA MAGNETTI BUILDING

Procedura di mobilità per 25 dipendenti...



Sarà solo su base volontaria la mobilità per 25 lavoratori.
L'Azienda offre un incentivo all'esodo sotto i 10.000 Euro lordi.
Con lo stipendio di giugno verranno erogati gli arretrati relativi a tredicesima, maturazione ferie e premio di risultato. ("L'Eco di Bergamo")







FUTURO...

Moto elettrica...


Fabbricata in Austria, la Johammer J1 vanta un design che sicuramente non passa inosservato, più vicino a quello di un prototipo da esporre in un salone che a una moto stradale vera e propria.
Disponibile in cinque diverse colorazioni e nelle versioni J1.150 e J1.200, la moto austriaca è anche dotata di specchietti retrovisori con display HD da 2,4", che riportano le informazioni di bordo ed eventuali segnali di anomalie. I prezzi partono da 23 mila Euro, comprensivi di 100 mila Km di garanzia sulle batterie.




MUORE GIOVANE DI CALUSCO D'ADDA...

Schianto in moto...



Giovedì sera 15 maggio un giovane motociclista di Calusco, dove si era trasferito da alcuni anni da Colnago (frazione Cornate d’Adda, in provincia di Monza-Brianza), ha perso la vita a Imbersago (Lecco) in un tragico schianto. La vittima è Andrea Molinaro, 27 anni, morto in ospedale a Lecco dove i medici hanno cercato vanamente di tenerlo in vita.

L’incidente è successo sulla strada provinciale di Imbersago, all’altezza del bivio con via Molera, a pochi metri dal Santuario della Madonna del Bosco. È qui che viaggiava il 27enne originario di Colnago, in sella alla sua moto, una Honda Cbr 1.000. Intorno alle 20, proveniva da Brivio e quando si è trovato davanti una Opel Corsa che arrivava dalla direzione opposta e svoltava a sinistra non ha fatto in tempo a frenare e l’ha centrata.

La violenza dello scontro, praticamente un frontale, è stata notevole. Il centauro è stato sbalzato dalla sella e si è schiantato sul parabrezza dell’utilitaria, sul lato anteriore destro, poi è volato a terra, circa 10 metri più avanti ed è caduto rovinosamente al suolo esanime. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime e nemmeno l’intervento immediato di un medico è stato sufficiente a strapparlo alla morte. [ecodibergamo.it]


TOP FIVE DELLA SETTIMANA


Dell’Utri, la Cassazione conferma la condanna a sette anni
 
 
 

Turchia, miniera carbone crolla a Manisa: oltre 20 morti
 
 
 
 
 
L'Atalanta batte il Milan all'ultimo respiro
 
 
 

 

Javier Zanetti lascia il calcio dopo 19 anni all'Inter
 
 
 
 
Divorzio breve, ora bastano 6 mesi per dirsi addio
 
 
 
 

 


 

 
 
 

venerdì 16 maggio 2014

TUTTO CON LO SMARTPHONE...

Innovazione a Bergamo...



Acquistare il biglietto dell'autobus, del tram e della funicolare e pagare la sosta nelle strisce blu non è mai stato così facile grazie all'applicazione Atb Mobile che permette di pagare le tariffe comodamente con smartphone e tablet.

La novità, presentata giovedì 15 maggio nella sala Traini del Credito Bergamasco, rappresenta una vera e propria rivoluzione per la mobilità nel centro cittadino e non solo. Si tratta infatti di un'app gratuita, per iOS e Android, in italiano e in inglese, che consente di acquistare i servizi attraverso l'applicazione Youpay mobile del Banco Popolare, che ha sviluppato il progeto in collaborazione con Atb. Divisa in quattro sezioni - trasporto, parcheggi, ztl e bike sharing -, l'app permette di avere tutte le informazioni disponibili, utili per muoversi in città e sulla rete Atb. Il grande vantaggio per cittadini e turisti sta nella possibilità di acquistare i biglietti di autobus, tram e funicolare direttamente alla fermata, senza sovrapprezzo. "Con questa novità - commenta il presidente di Atb Fabrizio Antonello - puntiamo a soddisfare le esigenze di un'utenza sempre più orientata all'utilizzo di soluzioni di pagamento ad alto contenuto tecnologico". [bergamonews.it]




I FURBETTI...

Si finanziano così...

Fondazioni e think tank: così il politico si finanzia tra fondi pubblici e "regali"

Il sistema è ormai noto: un big di partito crea un'associazione culturale che accede al 5 per mille e ai fondi dei ministeri, spesso senza neppure il vaglio del Parlamento. E grazie alla nuova legge sul finanziamento ai partiti accede anche alle detrazioni



Probabilmente non tutti conoscono la Fondazione Magna Carta diretta dall’ex saggio Gaetano Quagliariello. Stiamo parlando, come si legge direttamente dal sito, di “una struttura dedicata alla ricerca scientifica, alla riflessione culturale e alla elaborazione di proposte di riforma sui grandi temi del dibattito politico”. Nobile impegno, non c’è che dire. E, forse, non è un caso che nel corso degli anni la fondazione sia stata foraggiata a più riprese dai ministeri dell’Istruzione, dei Beni Culturali e degli Esteri e, come se non bastasse, sia riuscita anche ad accaparrarsi sin dal 2006 una fetta del cinque per mille.

Eppure, caso vuole, i “temi del dibattito politico” di cui l’associazione si occupa sono proprio quelli cari all’area politica dell’ex ministro. Per dire: una delle ultime iniziative di Magna Carta è stata la sponsorizzazione di “Moderati”, libro dello stesso Quagliariello scritto con Eugenia Roccella e Maurizio Sacconi per lanciare “la loro proposta per costruire il centrodestra del futuro”. L’evento più atteso, però, ci sarà a settembre con la “Summer School”, la “scuola di alta formazione politica” promossa dalla fondazione, le cui lezioni, tenute anche da ex parlamentari Pdl come Fiamma Nirenstein, verteranno su temi capitali come “Il berlusconismo nella storia d’Italia” e “Dalla Prima alla Seconda Repubblica: da Craxi a Berlusconi”.

Quello di Gaetano Quagliariello, però, non è affatto un caso isolato. Non è un mistero, d’altronde, che tanti esponenti, da destra a sinistra, “sfruttino” le fondazioni più disparate per fini squisitamente politici o per restare nei gangli istituzionali. Ed ecco allora, per dirne una, che Giuliano Amato, sebbene sia ormai uscito dai palazzi di potere, passi il suo tempo tra un comitato e l’altro, dall’Aspen Institute alla Fondazione Lelio e Lisli Basso fino alla Fondazione Rosselli, tutti noti pensatoi (i cosiddetti think-tank) nei quali ritroviamo nomi importanti non solo della politica, ma anche della finanza e dell’imprenditoria. E, forse, non è semplicemente un caso che il suo nome, a scadenza regolare, torni in voga appena c’è da formare un nuovo governo. Così come forse non è un caso che, all’indomani dell’insediamento del governo Letta e dell’allontanamento dal Pdl, l’ex delfino di Berlusconi Angelino Alfano abbia pensato bene nel frattempo di sostituire Franco Frattini alla presidenza della Fondazione Alcide De Gasperi il cui manifesto politico non ha bisogno di presentazioni: moderato, europeista, forti richiami alla Dc. Un abito perfetto per chi, come Alfano, aspira a presentarsi come leader dei moderati.

La rete dei finanziamenti pubblici
Il punto, però, è soprattutto un altro. Tante di queste fondazioni godono di lauti finanziamenti pubblici che, peraltro, vanno ad aggiungersi ai già corposi sussidi privati. È il caso, ad esempio, della Farnesina che quest’anno ha stanziato 1,5 milioni di euro per i cosiddetti “enti internazionalistici” affinché svolgano “attività di studio, di ricerca e di formazione nel campo della politica estera o di promozione e sviluppo dei rapporti internazionali”.

Eppure qualcosa non torna dato che non sono pochi i casi per i quali a disporre i finanziamenti sono gli stessi che siedono negli enti che ne beneficeranno. Conflitto d’interessi? Parrebbe proprio di sì se, ad esempio, nell’Iai (Istituto Affari Internazionali) che quest’anno ha ricevuto 103 mila euro troviamo l’ex ministro Saccomanni (che ha firmato l’atto di concerto con la Farnesina), l’ex capo segreteria di Emma Bonino, Filippo Di Robilant, e l’ex viceministro Marta Dassù che d’altronde, in quanto a conflitti d’interessi, ne ha da vendere, dato che il suo nome spicca anche nel comitato strategico dell’Ipalmo (diretto da Gianni De Michelis, a cui sono andati 54 mila euro) e, come se non bastasse, è anche direttrice di Aspenia, la rivista dell’Aspen Institute (20 mila euro), ente presieduto da Giulio Tremonti e nel cui comitato abbondano politici di ogni colore.

E ancora: il segretario generale della Farnesina Michele Valensise compare, oltre che nel direttivo dell’Iai, anche in quello della Sioi (Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale, che beneficerà di 103 mila euro e diretto dall’ex titolare della Farnesina Franco Frattini), insieme peraltro al suo vice, Sebastiano Cardi, e a Giampiero Massolo, per anni segretario generale della Farnesina e attuale capo del Dis, il Dipartimento informazioni per la sicurezza (l’organo di coordinamento dell’intelligence italiana interna ed esterna), il quale siede, anche lui, nel direttivo dell’Iai.

Ma non finisce qui. Accanto allo stanziamento degli Esteri, ecco quello ancora più corposo di Miur e Mibac. I due ministeri, infatti, dispongono nei loro bilanci di fondi triennali per gli istituti che svolgono studi e ricerche di interesse pubblico. Gli ultimi finanziamenti, relativi al periodo 2012-2014 (a giugno si attende il rifinanziamento per il prossimo triennio), toccano complessivamente quota 10 milioni: il ministero dell’Istruzione ha infatti stanziato 4 milioni e 489 mila euro in favore di “enti privati che svolgono attività di ricerca”, il ministero della Cultura 5,5 milioni appunto per le “istituzioni culturali”.

Fondi, questi, di un’importanza capitale dato che vengono utilizzano per sovvenzionare importanti centri di ricerca italiani. Ma, a scorrere l’elenco dei beneficiari, più di un dubbio salta all’occhio: tra accademie, biblioteche e istituti di studio, spuntano, anche qui, enti e associazioni in cui siedono politici di ogni colore con l’aggravante, come se non bastasse, che ritroviamo le stesse già sussidiate dalla Farnesina. Col risultato, per così dire, che una stessa associazione risulta essere “una e trina”: ente internazionalistico, istituzione culturale e centro di ricerca. L’associazione di Gaetano Quagliariello, ad esempio, oltre alla stabile quota da 11 mila euro disposta dalla Farnesina ha ricevuto ulteriori 20 mila euro complessivi dai due dicasteri allora diretti da Profumo e Ornaghi.

Certamente meno rispetto ai 60 mila euro destinati invece alla Fondazione Alcide De Gasperi di Alfano che si aggiungono ai 20 mila degli Esteri, o alla Fondazione Lelio e Lisli Basso che ha collezionato 11 mila euro dalla Farnesina, 10 mila dal Miur e 140 dal Mibac. Ci sono, poi, quelli passati da un finanziamento all’altro. È il caso della Fondazione Bettino Craxi (diretta dalla figlia Stefania) che ha goduto dei fondi per gli enti internazionalistici fino al 2006. Ma niente paura: esattamente dallo stesso anno il Miur ha ammesso la fondazione tra i beneficiari del suo fondo (25 mila euro per il triennio 2012-2014 che si aggiungono ai 30 mila disposti dal Mibac). [da "L'espresso"]
 
 
 

ITALIA...

Il monumento più importante resterebbe chiuso...


Musei statali e comunali aperti dalle 20 alle 24 in tutta Italia il 17 maggio vigilia della giornata internazionale dei musei. Lo annuncia il ministro Franceschini.
Ma scoppia il caso Colosseo: ''Ad oggi - denuncia il ministro - sarà chiuso perché non si sono trovati i 5 custodi volontari previsti dall'accordo sindacale''.[ansa.it]


Nelle ultime ore sembra si sia trovato un accordo con i sindacati per un'apertura parziale...


Quando si dice: "non facciamoci riconoscere..."





mercoledì 14 maggio 2014

ELECTROLUX...

Posti di lavoro...



L’Electrolux resta a produrre in Italia e non trasferisce le linee di assemblaggio degli elettrodomestici nel distretto di Olawa in Polonia. In estrema sintesi è questo l’approdo di una lunghissima vertenza che si è trascinata tra gli stabilimenti del Nord della ex Zanussi, il tavolo sindacale di Mestre e le consultazioni ministeriali a Roma. E proprio in un albergo della Capitale ieri azienda e sindacati hanno lavorato no stop alla stesura delle oltre 60 pagine dell’intesa necessaria per presentarsi oggi al ministero dello Sviluppo economico (Mise) e domani a Palazzo Chigi per un passaggio politico finale con il premier Matteo Renzi. I sindacati metalmeccanici Fim-Fiom-Uilm sono più che soddisfatti: gli svedesi non delocalizzano, i salari italiani non sono diventati di taglia polacca, nessuna delle quattro fabbriche chiude, non sono previsti licenziamenti di manodopera fino al 2017, sono stati negoziati incrementi di produttività e c’è una spinta a potenziare la ricerca e a posizionare più in alto il prodotto Electrolux. [corriere.it]


lunedì 12 maggio 2014

PROMESSE ELETTORALI...

Berlusconi promette dentiere...

Chissà se è perché gli hanno segnalato che sul blog di Beppe Grillo, fino a qualche ora prima, campeggiava in bella vista un’inserzione pubblicitaria che prometteva «denti fissi in otto ore», per giunta con la garanzia che il tutto sarebbe stato (testualmente) «veramente indolore». O se è perché davvero l’idea era «una cosa a cui avevo pensato già negli anni in cui stavo al governo, ma che poi non è stato possibile realizzare». Sta di fatto che ieri mattina Silvio Berlusconi ha imboccato la via odontoiatrica al moderatismo. E, intervistato da Canale Italia, s’è abbandonato alla promessa elettorale che segue: «Per gli anziani abbiamo moltissime altre cose in previsione. Andando in campagna elettorale al Sud — e il riferimento è ovviamente ai tour del passato, condotti da uomo libero — ho fatto quasi una classifica. Ho visto che ci sono persone anziane a cui mancano i denti e che non hanno i soldi per pagarsi gli impianti dai dentisti». Ergo, ha concluso l’ormai ex Cavaliere, «come già sta facendo la Svezia in Europa, lo Stato pagherà questi impianti dentali che durano per sempre». Letto, firmato e controfirmato davanti al notaio a cui l’ex premier riconosce autorità suprema, e cioè davanti alle telecamere. [corriere.it]




domenica 11 maggio 2014

I PROGRAMMI PER CARVICO...

Le liste e i loro programmi...


Con voi per Carvico


 
 
Insieme per Carvico
 
 
Ghisleni sindaco
 
 
Lista civica
 
 

 
 

LO FARANNO?

Grandi progetti...



DUE GIORNI di treno per arrivare negli Stati Uniti partendo da Pechino. E' questo l'ambizioso progetto sui cui starebbero lavorando tecnici cinesi, secondo quanto scrivono il China Daily e il Beijing Times. Una linea di oltre 13.000 chilometri, più lunga della leggendaria transiberiana.

Secondo i tecnici, con una velocità media di 350 chilometri orari, si riuscirà, partendo dalla capitale cinese, risalendo per la Siberia, attraversando lo stretto di Bering in un tunnel (che sarà il più lungo sottomarino al mondo) e passando per Alaska e Canada, a raggiungere in due giorni le maggiori città americane.

Un sogno? I cinesi hanno già dimostrato in passato di poter stupire per quanto riguarda l'alta velocità. Fino ad ora, hanno costruito la ferrovia più alta del mondo (quella che da Pechino arriva alla capitale del Tibet, Lhasa), la più lunga linea d'alta velocità al mondo (da Pechino a Guangzhou, ex Canton, 2.300 chilometri in otto ore) e il più grande investimento sull'alta velocità. Le autorità di Pechino hanno costruito 13.000 chilometri di alta velocità, con l'obiettivo di raggiungere i 25.000 chilometri nel 2020, con un investimento totale di 300 miliardi di dollari. [repubblica.it]




LA NATURA...

Pesce mangia rana...



FESTA DELLA MAMMA...

Auguri a tutte le mamme


Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l'emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d'amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
[Alda Merini]


sabato 10 maggio 2014

CHIUSURA PONTE DI BRIVIO...

Lavori di manutenzione...



Verrà completato nelle notti tra lunedì 12 e mercoledì 14 maggio l’intervento di manutenzione straordinaria della fondazione del ponte sull’Adda a collegamento tra Cisano Bergamasco e Brivio (in provincia di Lecco), lungo la SR 342.

I lavori si sono resi necessari poiché l’effetto erosivo dell’acqua, nel corso di quasi 100 anni, ha profondamente modificato il fondale del fiume, asportando il materiale presente sotto la fondazione del ponte lato Bergamo.

Pertanto dalle 21.30 di lunedì 12 maggio alle 5.30 di martedì 13 maggio e così anche per la notte seguente, il ponte di Brivio sarà completamente chiuso al traffico per permettere le ultime fasi delle lavorazioni, che consistono nel consolidamento della fondazione con calcestruzzo a conglobamento della stessa.

Il percorso alternativo principale per garantire il collegamento Bergamo-Lecco sarà pertanto il nuovo ponte Cesare Cantù tra gli abitati di Olginate e Calolziocorte; i tecnici della Provincia di Lecco hanno posizionato i cartelli con i possibili percorsi alternativi. [bergamonews.it]


COSE DA FARE PRIMA DI MORIRE...

Scalare il Nanga Parbat...




Il Nanga Parbat è la nona montagna più alta della Terra con i suoi 8125 metri s.l.m. e si trova in Pakistan.
È il secondo ottomila (dopo l'Annapurna) per indice di mortalità, ovvero rapporto tra vittime ed ascensioni tentate, con un valore che si aggira intorno al 28%, tanto da essere spesso soprannominata anche the killer mountain (la montagna assassina).



TOP FIVE DELLA SETTIMANA

 
 
 
 






Arrestati l’ex ministro Scajola e l’ex deputato di Forza Italia Matacena
 
 
 
Censis: i dieci italiani più ricchi possiedono quanto 500 mila operai
 
 
Incidenti Coppa Italia, cinque anni di Daspo per "Gerry 'a carogna
 
 
Cuffaro: Prende un vitalizio di 6 mila euro ed è in carcere per mafia…
 
 
Camusso: Renzi distorce la democrazia Ma il premier: “Pensi ai disoccupati”
 
 
 
 

mercoledì 7 maggio 2014

SENSO UNICO VIA CAVOUR...

ORDINANZA  DI SENSO UNICO ALTERNATO VIA CAVOUR

 
IL   RESPONSABILE DEL V SETTORE
 
            Vista la richiesta inoltrata in data 30.04.2014 prot. 3883,  da parte della ditta Impresa Legrenzi   srl con sede a Clusone in via San Lucio 59/A con la quale comunica che eseguirà lavori di pavimentazione stradali manomesse a causa dei lavori eseguiti precedentemente.
Visto che per garantire i lavori si ritiene necessario garantire la viabilità con l’istituzione di un senso unico alternato e con un divieto di sosta con rimozione forzata;
     Visti gli art. 6 – 7 del Nuovo Codice della Strada, approvato con Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 e successive modificazioni ed integrazioni, ed il relativo Regolamento di Esecuzione e di Attuazione, approvato con D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 e successive modificazioni ed integrazioni;
            Ritenuto che, a tutela del patrimonio stradale, per motivi di sicurezza e di pubblico interesse oltre che per esigenze di carattere tecnico, si rende necessario dare corso al provvedimento di cui sopra;
            Visti il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive modificazioni ed integrazioni e la Legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modificazioni ed integrazioni
 
O R D I N A
L’istituzione di un senso unico alternato, nel tratto di strada interessato da lavori stradali  in via Cavour  per i giorni dal 7  al 16 maggio  2014 dalle ore 7.00 alle ore 18.00.( senso unico regolato da impianto semaforico e/o  movieri)
Si segnala che ai responsabili dei lavori che questi interessando via Cavour dove è posta la scuola elementare e l’asilo, dovranno porre attenzione agli orari di entrata e uscita degli studenti.
L’apposizione della segnaletica stradale prevista dal Decreto Ministeriale 10 luglio 2002, da posizionarsi nel rispetto delle modalità e dei termini previsti dalla normativa vigente in materia, con particolare riferimento al succitato Regolamento di Esecuzione e di Attuazione del Nuovo Codice della Strada per quanto riguarda le caratteristiche dei segnali stradali, rammentando che tale apposizione dovrà essere ultimata almeno quarantotto ore prima dell’entrata in vigore del presente atto. Tale apposizione dovrà essere effettuata a cura del richiedente, che dovrà altresì avere cura di mantenere in perfetta efficienza la stessa, durante tutto il periodo di validità del presente provvedimento.
            Le forze dell’ordine, gli organi di Polizia e l’Ufficio di Polizia Locale sono incaricati al controllo del rispetto della presente ordinanza e per le incombenze di competenza.
A norma dell’articolo 8 della succitata Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni, si rende noto che il responsabile del procedimento istruttorio ai fini della presente ordinanza è il responsabile del servizio Roggeri Maurizio.
            L’Amministrazione Comunale declina ogni responsabilità per gli eventuali danni causati a cose e/o persone.
            Manda a dare notizia al pubblico del presente provvedimento mediante apposizione della relativa segnaletica mediante la pubblicazione della stessa all’albo pretorio.

Dalla Residenza Municipale, lì  02.05.2014                                           Il Responsabile del Servizio
                                                                                                     Il Commissario di Polizia Locale
                                                                                                              F.to Roggeri Maurizio

INDAGINE A SOTTO IL MONTE...

Ci hanno segnalato il seguente articolo, che pubblichiamo integralmente citandone la fonte

Da: retelabuso.org


Una storia di estorsione e speculazione macchia il paese natale del “Papa buono”

maggio 3, 2014

 Investigazione esclusiva per “El Confidencial”.

Divisione di terreni. Avvocati. Denunce. Parcelle in attesa di veder sorgere chalet e negozi.

Potrebbe essere lo scenario abituale di un municipio qualunque. Ma non lo e’ se il paese di cui parliamo si trova in provincia de Bergamo, nel cuore del Nord Italia, e si chiama Sotto il Monte, luogo in cui nel 1881 nacque Angelo Roncalli, Giovanni XXIII,  che Domenica, 27 di Aprile, sara’ dichiarato santo assieme a Giovanni Paolo II nella cornice di una cerimonia che sara’ trasmessa in tutto il mondo dal Vaticano.

Non e’ neanche una cornice tanto normale se per la “conquista” di nuove terre si gioca una guerra sporca nella collina della “Via del Rosario”, il cammino che anni fa faceva l’allora futuro vescovo di Roma. E’ una battaglia senza pace.

I protagonista di questa contesa, che potrebbe chiamarsi “Sotto il Monte Business”, sono un parroco-rettore  e l’ex factotum della sua Chiesa, un vecchio seminarista. L’oggetto della discordia? La per niente misera cifra di 10 milioni di euro che la Curia ha gia’ stanziato per convertire questo tranquillo paese italiano in una macchina da soldi, cosi’ come fu allora per Pietralcina, in Puglia, dove ogni anno milioni di Pellegrini celebrano la “santita’” di Padre Pio.

Pero’ probabilmente si trattera’ di una somma ancora piu’ alta, almeno 55 milioni, una volta che parta la proposta appoggiata dal presidente  della regione Lombardia, Roberto Maroni, attuale leader della Lega Nord. Denaro che gira attorno ad una trama di estorsione e speculazione que il team dell’Investigative Reporting Project Italy (IRPI) scoperchia oggi in esclusiva per El Confidencial.

 Il parroco-rettore di Sotto il Monte, monsignor Claudio Dolcini, un ex banchiere, e’ conosciuto per essere un implacabile amministratore. Da quando nel 2011 occupo’ il posto, ha dovuto gestire una situazione  poco chiara che egli stesso ha reso ancor piu’ torbida.

Un paese in attesa del denaro.

E’ normale che in un piccolo paese italiano il rettore diventi il punto di riferimento della vita sociale locale.  Un buon “don” fa da psicólogo, confidente, consigliere familiare e asistente sociale per tutti e, se fa correttamente il suo lavoro, la comunita’ difende sia lui che la sua parrocchia.

A Sotto il Monte vivono 5000 persone. Questo municipio lombardo e’ talmente legato al “Papa buono” che e’ stato rinominato Sotto il Monte Giovanni XXIII. Con la sua canonizzazione, si attende il pellegrinaggio di centinaia di migliaia di fedeli, per cui la piccola comunita’ si prepara ad essere una nuova meta dei pellegrinaggi cattolici mondiali. Come da prassi in casi come questi, sono stati preparati grandi finanziamenti pubblici per il paese. Monsignor Claudio Dolcini ha dichiarato che solo la sua diocesi ha disposto 10 milioni di euro per la sua parrocchia. A questi bisogna aggiungere la proposta di legge con la quale la Lega Nord e Forza Italia, il partito fondato da Silvio Berlusconi, chiedono un  contributo straordinario di 55 milioni di euro. “Le due proposte sono ferme per ora: la maggioranza parlamentare non ha ancora dato il via libera”, dichiara all’IRPI Roberto Maroni, leader della Lega Nord e presidente della regione Lombardia.

Questi soldi, secondo Dolcini, sono necessari. Il rettore, infatti, parla all’IRPI nei dettagli delle condizioni economiche precarie della sua parrocchia derivanti dagli investimenti effettuati: “Sono il rettore che in solo due anni ha contratto piu’ debiti; cio’ che incasseremo servirà’ per saldarli”.  Dolcini gia’ ha fatto in modo che comincino dei lavori nelle strutture ecclesiastiche, e tutto il paese guarda ora ai 55 milioni promessi. Quando questi soldi arriveranno è facile immaginare che coloro i quali possano beneficiarne faranno tutto il possibile per trovarsi al posto giusto.

Furto non denunciato.

La pietruzza nell’ingranaggio del “Sotto il Monte Business” si chiama Luca Rossi. Fino a poco tempo fa era considerato il cittadino piu’ esemplare del paese: ex seminarista e presidente dal 2000 di un’associazione di sostegno per giovani disabili, ha un lungo curriculum di volontariato nella Chiesa e anche in ámbito civile. Ma nel Dicembre 2012 la crisi colpi’ duramente la sua impresa immobiliare che dovette chiudere. Rossi comincio’ a soffrire un forte stress che si trasformo’ in bulimia nervosa.

 “Ho sempre combattuto i nervi partecipando alla vita parrocchiale”, racconta Rossi all’IRPI. “Avevo un eccellente rapporto con il precedente rettore, Marino Betocchi. Avevo le chiavi della chiesa ed ero membro del Consiglio per gli Affari Economici della parrocchia. Tra i miei doveri vi era quello di raccogliere il denaro delle offerte e metterlo in cassaforte ogni settimana”. Indubbiamente l’arrivo di Dolcini cambio’ tutto.

Il nuovo prete arrivo’ nel 2011 e acquisi’ con fermezza la gestione económica del centro religioso. “Sono stato mandato qui con due incarichi”, spiega a IRPI. “Rilanciare la figura di papa Giovanni XXII e dirigere i pellegrini”. Dolcini e’ ex direttore di banca, e non ha perso il carattere di dirigente. Assieme al vescovo della provincia di Bergamo fondo’ l’Associazione Papa Giovanni Sotto il Monte Giovanni XXIII i cui soci sono la diocesi e la parrocchia che si vede cosi’ “alleggerita dal dover gestire i pellegrini”, nelle parole di Dolcini. In seguito al suo arrivo cambio’ tutti i membri del Consiglio per gli Affari Economici tranne uno, mentre tutti i vecchi collaboratori, come Rossi, dovettero restituire le chiavi della Chiesa. Tuttavia Rossi ne conservo’ una copia.

Dolcini lo sapeva”, assicura Rossi. “Una notte di Febbraio 2012 mi chiamò’ chiedendomi se potevo chiudere la Chiesa e spegnere un apparecchio  che era rimasto acceso nella cripta”. Ammette, sicuramente, di non aver atteso le richieste di Dolcini. “Continuai per un po’ a raccogliere le offerte delle candele per custodirle in cassaforte perche’ cosi’ facendo mi sentivo utile per la Chiesa”

La situazione esplode il 24 Febbraio 2013.

Luca Rossi torna in chiesa dopo la messa e, utilizzando un sacco di yuta della parrocchia, comincia a raccogliere le offerte. In quel momento, la porta del campanario si apre: Dolcini e un altro testimone “scoprono” Rossi “con le mani nel sacco”. La messa in scena di Dolcini e’ perfetta: “Mi difesi spiegando che semplicemente stavo raccogliendo le offerte per metterle in cassaforte, ma Dolcini mi disse che non credeva a una sola parola”, ricorda Rossi. “Semplicemente mi accuso’ di essere un ladro e di aver rubato 50.000 euro”.

Due settimane dopo Dolcini aumenta la cifra del presunto furto fino a un milione di euro. Dichiara che il totale sottratto alle casse della chiesa e’ stato calcolato per un periodo di dieci anni. Rossi, secondo il prete, avrebbe sottratto una media di 100.000 euro all’anno. Un furto che, indubbiamente, era passato inosservato alla direzione precedente della parrocchia.

Da quella notte di Febbraio non e’ stata presentata alcuna denuncia  per il presunto furto milionario. Nel frattempo, la stampa e i cittadini additavano Rossi come colpevole. “Il 12 Marzo, Dolcini mi disse alcune parole di cui solo dopo un tempo capii il significato: Vai e quando sarai pronto per ammettere le tue colpe torna come il figliol prodigo, torna con una proposta”.

La lotta per la “Via del Rosario”.

Un mese piu’ tardi l’avvocato Gabriele Terzi, membro del nuovo Consiglio per gli Affari Economici della parrocchia, chiede un incontro a Rossi: rappresenta la determinazione di Dolcini nel voler recuperare il milione di euro, ma anche la sua disponibilita’ per chiudere la questione in modo “confidenziale” e “pastorale”. L’incarico che Dolcini ha dato a Terzi e’ tanto preciso come poco spirituale: il monsignore chiede che Rossi ceda tutte le sue terre, che entrino in un progetto di lottizzazione chiamato ATR2. Il terreno, una volta edificato, raggiungera’ un valore di almeno 600.000 euro.

 Si tratta di un progetto molto ampio, nel quale la porzione di Rossi e’ minima ma cruciale. Il piano urbanístico prevede una serie di costi molto elevati per i proprietari dei lotti  inclusa la “Via del Rosario”, un percorso costituito da diverse tappe e creato dalla stessa parrocchia. La stessa Chiesa di Sotto il Monte e’ proprietaria dei terreni di quel progetto per mezzo dell’Opera Pia S. Narno. Ma anche i nomi degli altri proprietari contano: l’avvocato Gabriele Terzi e’ colui che piu’ terre possiede, seguito dall’impresa Gestimont, della familia Ghiselni. Sia l’avvocato Terzi che Alberto Ghisleni fanno parte del Consiglio per gli Affari Economici che creo’ Dolcini. Cosi’ come l’ingegner Moreno Chiappa, progettista della lottizzazione, suo padre e l’unica persona che siedeva anche nel consiglio precedente, Rachele Boli, incaricata di redigere i bilanci annuali.

L’ultima del consiglio e’ Mariangela Rossi, titolare di Agazzi, l’impresa di costruzioni che si incarichera’ di edificare la lottizzazione. Luca Rossi e’, chiaramente, un “lottizzante ribelle”. Una posizione molto scomoda per gli altri proprietari dei terreni dell’ATR2. Il valore delle sue terre crescera’ in maniera considerevole. Rossi gia’ aveva annunciato che non intendeva procedere alla lottizzazione per ragioni economiche dato che i costi previsti per i proprietari superano il milione di euro. E per questo era stato contattato immediatamente da possibili compratori.

La contro-denuncia.

Tuttavia senza aver ancora presentato alcuna denuncia contro Rossi, monsignor Dolcini e l’avvocato Terzi tentarono di far pressioni su Rossi: il due Maggio gli sottoposero una bozza dell’atto di cessione con il quale avrebbe dovuto dare le sue terre alla parrocchia. Il testo non era un semplice atto: includeva l’abbandono delle accuse contro Rossi  il quale avrebbe offerto le terre in cambio della assoluta confidenzialita’ circa il presunto furto. Il testo, come spiega lo stesso Terzi in un’email, era stato modificato per includere un’autorizzazione del Vicario Episcopale. Un’autorizzazione che, indubbiamente, non e’ mai esistita. La modifica nel testo non era di poco conto. Serviva in quanto c’e’ un’ipoteca sui terreni e Dolcini chiede a Rossi che trovi altre proprieta’ con le quali compensare il suo mancato coinvolgimento nella lottizzazione: tra queste un appartamento della madre di Rossi. Dolcini, intervistato sulla questione, ha dichiarato: “La proposta ce la fece lui: se devi ammettere le tue colpe, fallo almeno davanti alla tua gente e dai qualcosa alla parrocchia”.

Indubbiamente, nella corrispondenza tra l’avvocato e Rossi alla quale l’IRPI ha avuto accesso si legge esattamente il contrario: Rossi si dimostra chiaramente contrario a firmare quella proposta, per cui difficilmente tale proposta sarebbe stata avanzata da lui. Inoltre tutto sarebbe potuto finire bene per Dolcini se il notaio scelto dalla parrocchia non avesse bloccato la cessione  per un problema formale a pochi passi dalla sua realizzazione. Ad ogni modo il rettore non si da’ per vinto e il 22 Luglio lancia un ultimátum: “Mi propose due soluzioni”, spiega Rossi. “O mi denunciava e saremmo finiti su tutta la stampa o, anche perche’ gia’ correvano voci nel paese, mi sarei dovuto dichiarare colpevole del furto di 750.000 euro, impegnare a restituirli in 20 anni  e avremmo dichiarato che non avevamo fatto nulla durante questo tempo dato che lui mi stava accompagnando in un cammino di redenzione”.

Rossi non accetto’ questa proposta e inoltre decise di parlare con l’avvocato Boris Dubini. Ora l’unica denuncia ufficialmente presentata e’ giustamente la sua, contro ignoti, ma con i fatti narrati nei minimi dettagli e nella quale figurano reati che vanno dalla diffamazione all’estorsione. Anche se le autorita’ accettassero la tesi secondo la quale Rossi e’ stato autore del furto, la sua persona e la sua reputazione  verrebbero comunque tutelate meglio dalla legge che dalla lunga via crucis di un anno di chiacchiere.

Giulio Rubino, Lorenzo Bodrero, Cecilia Anesi (IRPI: https://twitter.com/irpiinvestigates).

Traduzione in italiano a cora di Francesco Nuzzi