martedì 30 novembre 2010
CARVICO - EVOLUZIONE NEI LAVORI PER L'ORATORIO, PER NATALE PRONTO IL PRIMO LOTTO
Per natale potrebbe essere aperta la nuova ala dell'oratorio. Visto come proseguono i lavori è questa la speranza di chi li sta seguendo da vicino.
Un bel regalo di Gsù Bambino quindi per la comunità che avrebbe così la possibilità di usufruire a breve delle tre aule nuove e del bar.
Come si ricorderà il progetto completo dell'ampliamento dell'oratorio prevede tre punti fondamentali, il nuovo corpo di fabbrica per risolvere le attuali carenze funzionali, la realizzazione dello spazio polivalente per spettacoli e incontri nel vecchio salone parrocchiale e la riqualificazione degli spazi esterni e degli accessi.
Un bel regalo di Gsù Bambino quindi per la comunità che avrebbe così la possibilità di usufruire a breve delle tre aule nuove e del bar.
Come si ricorderà il progetto completo dell'ampliamento dell'oratorio prevede tre punti fondamentali, il nuovo corpo di fabbrica per risolvere le attuali carenze funzionali, la realizzazione dello spazio polivalente per spettacoli e incontri nel vecchio salone parrocchiale e la riqualificazione degli spazi esterni e degli accessi.
Testo tratto dal
Giornale di Merate
del 30 novembre 2010
MARIO MONICELLI - L'ADDIO ALLA GENIALE DIGNITA' DELLA COMMEDIA ITALIANA
sabato 27 novembre 2010
CARVICO - MOSTRA DI PITTURA ALLA TORREFAZIONE
INDAGINE PER SPACCIO DI DROGA - COINVOLTI ANCHE ALCUNI COMUNI DELL'ISOLA
Una trentina di indagati, oltre un anno di indagine con 20 utenze telefoniche intercettate e migliaia di ore di conversazione sbobinate, quindici arrestati svegliati nel sonno da cento carabinieri mobilitati, sette latitantie una caccia all’uomo che prosegue tuttora nel Meratese e nel Monzese. Sono alcuni dei numeri dell’operazione «Venere Nera» che ha portato ieri in carcere 15 persone raggiunte da ordinanze di custodia cautelare firmate dal Gip di Lecco Gian Marco De Vincenzi.
A essere stroncata una presunta organizzazione dedita allo spaccio di cocaina non solo nella nostra provincia ma anche in quelle di Bergamo, Monza e Brianza e Milano, retta da una donna, la «venera nera», una marocchina di soli 24 anni, Laila Boukhchen, residente a Calco e ora detenuta nella casa circondariale di Bergamo. Lei, giovane e avvenente, conosciuta nell’ambiente con i soprannomi di Sara o «Sorella», è considerata dai carabinieri e dalla Procura di Lecco - che ha coordinato l’inchiesta con il procuratore capo Tommaso Buonanno e il sostituto Luca Fuzio - il vertice dell’intera gang in grado di far fluire e rivendere al dettaglio un chilogrammo di cocaina al mese nell’area in cui il sodalizio criminale operava. Lo stupefacente sequestrato in circa un anno di indagine è invece di un chilo, oltre a bilancini di precisione e materiale per il taglio della droga.
NEL DETTAGLIO tra gli indagati undici sono stati materialmente arrestati nella giornata di ieri, uno di loro sottoposto ai domiciliari, quattro sono stati raggiunti dall’ordinanza già in carcere, sette sono riusciti a sfuggire sino a ora all’arresto (quattro braccati in queste ore, due già resisi latitanti in passato per altre cause, uno espulso e rimpatriato in Marocco nei mesi scorsi) nove già arrestati in flagranza nel corso delle indagini. La mappa dello spaccio, capillare, con clienti di età compresa tra i 18 e i 45 anni raggiunti in bar, parchi, sale giochi, piazze comprende i Comuni di Galbiate, Vercurago, Calolziocorte, Olginate, Monte Marenzo, Aiuruno, Brivio, Calco, Merate, Imbersago per il Lecchese, e ancora tra Bergamasca e Monzese, Villa d’Adda, Carvico, Calusco d’Adda, Solza, Termo d’Isola, Bonate Sopra, Ponte San Pietro. L’organizzazione sarebbe stata strutturata in tre ramificazioni, tutte riconducibili per gli investigatori in vario modo alla 24enne marocchina, con basi a Calco, Bonate e Cornate. I pedinamenti, le intercettazioni telefoniche, la riprese di incontri tra clienti e spacciatori, in buona parte eseguite dai carabinieri della stazione di Calolziocorte guidata dal maresciallo Fabio Marra, hanno costruito un castello accusatorio definito dal procuratore Buonanno, «ben saldo» con «indicazioni probatorie importanti».
«UN RETICOLO di spacciatori», l’ha definito il comandante provinciale dei carabinieri, il tenente colonnello Marco Riscaldati, stroncato nella prima mattinata di ieri dall’intervento di un centinaio di militari supportato da diverse unità cinofile. La gran parte delle ordinanze di custodia è stata eseguita nel Lecchese e ancora tra la Bergamasca, il Monzese, il Milanese, ma anche nelle carceri di Cuneo, Venezia e Nuoro dove già si trovavano reclusi quattro degli indagati. Nel corso dell’indagine erano già scattate le manette ai polsi di nove persone colte in flagranza di reato tra settembre 2008 e l’ottobre del 2009. Gli arrestati sono quasi tutti di nazionalità marocchina, salvo un tunisino e cinque italiani. A uno di loro i militari hanno trovato in tasca undicimila euro in contanti. Il giro gestito dall’organizzazione si suppone fosse ampio, tanto appunto da poter veicolare circa un chilogrammo di cocaina al mese vendendola al dettaglio. Solo tra Calolziocorte e Merate si calcola che i clienti fossero almeno un centinaio, spesso giovanissimi appena maggiorenni o ventenni, ma anche qualche adulto. Della Lecco bene e non solo.
ATTORNO ai latitanti i carabinieri stanno stringendo il cerchio grazie a operazioni tuttora in corso nei pressi dei diversi covi utilizzati dall’organizzazione specialmente nell’area del Meratese e nel confinante territorio della Brianza Monzese. Una serie di domicili utilizzati per far fluire il fiume di cocaina che riforniva il mercato lecchese dello spaccio.
A essere stroncata una presunta organizzazione dedita allo spaccio di cocaina non solo nella nostra provincia ma anche in quelle di Bergamo, Monza e Brianza e Milano, retta da una donna, la «venera nera», una marocchina di soli 24 anni, Laila Boukhchen, residente a Calco e ora detenuta nella casa circondariale di Bergamo. Lei, giovane e avvenente, conosciuta nell’ambiente con i soprannomi di Sara o «Sorella», è considerata dai carabinieri e dalla Procura di Lecco - che ha coordinato l’inchiesta con il procuratore capo Tommaso Buonanno e il sostituto Luca Fuzio - il vertice dell’intera gang in grado di far fluire e rivendere al dettaglio un chilogrammo di cocaina al mese nell’area in cui il sodalizio criminale operava. Lo stupefacente sequestrato in circa un anno di indagine è invece di un chilo, oltre a bilancini di precisione e materiale per il taglio della droga.
NEL DETTAGLIO tra gli indagati undici sono stati materialmente arrestati nella giornata di ieri, uno di loro sottoposto ai domiciliari, quattro sono stati raggiunti dall’ordinanza già in carcere, sette sono riusciti a sfuggire sino a ora all’arresto (quattro braccati in queste ore, due già resisi latitanti in passato per altre cause, uno espulso e rimpatriato in Marocco nei mesi scorsi) nove già arrestati in flagranza nel corso delle indagini. La mappa dello spaccio, capillare, con clienti di età compresa tra i 18 e i 45 anni raggiunti in bar, parchi, sale giochi, piazze comprende i Comuni di Galbiate, Vercurago, Calolziocorte, Olginate, Monte Marenzo, Aiuruno, Brivio, Calco, Merate, Imbersago per il Lecchese, e ancora tra Bergamasca e Monzese, Villa d’Adda, Carvico, Calusco d’Adda, Solza, Termo d’Isola, Bonate Sopra, Ponte San Pietro. L’organizzazione sarebbe stata strutturata in tre ramificazioni, tutte riconducibili per gli investigatori in vario modo alla 24enne marocchina, con basi a Calco, Bonate e Cornate. I pedinamenti, le intercettazioni telefoniche, la riprese di incontri tra clienti e spacciatori, in buona parte eseguite dai carabinieri della stazione di Calolziocorte guidata dal maresciallo Fabio Marra, hanno costruito un castello accusatorio definito dal procuratore Buonanno, «ben saldo» con «indicazioni probatorie importanti».
«UN RETICOLO di spacciatori», l’ha definito il comandante provinciale dei carabinieri, il tenente colonnello Marco Riscaldati, stroncato nella prima mattinata di ieri dall’intervento di un centinaio di militari supportato da diverse unità cinofile. La gran parte delle ordinanze di custodia è stata eseguita nel Lecchese e ancora tra la Bergamasca, il Monzese, il Milanese, ma anche nelle carceri di Cuneo, Venezia e Nuoro dove già si trovavano reclusi quattro degli indagati. Nel corso dell’indagine erano già scattate le manette ai polsi di nove persone colte in flagranza di reato tra settembre 2008 e l’ottobre del 2009. Gli arrestati sono quasi tutti di nazionalità marocchina, salvo un tunisino e cinque italiani. A uno di loro i militari hanno trovato in tasca undicimila euro in contanti. Il giro gestito dall’organizzazione si suppone fosse ampio, tanto appunto da poter veicolare circa un chilogrammo di cocaina al mese vendendola al dettaglio. Solo tra Calolziocorte e Merate si calcola che i clienti fossero almeno un centinaio, spesso giovanissimi appena maggiorenni o ventenni, ma anche qualche adulto. Della Lecco bene e non solo.
ATTORNO ai latitanti i carabinieri stanno stringendo il cerchio grazie a operazioni tuttora in corso nei pressi dei diversi covi utilizzati dall’organizzazione specialmente nell’area del Meratese e nel confinante territorio della Brianza Monzese. Una serie di domicili utilizzati per far fluire il fiume di cocaina che riforniva il mercato lecchese dello spaccio.
Testo di Corrado Cattaneo
tratto da http://www.ilgiorno.it/
giovedì 25 novembre 2010
CARVICO - FURTO DI SELLE AL MANEGGIO
Furto singolare quello messo a segno nel pomeriggio di ieri, mercoledì 24 novembre, a Carvico. Nel mirino dei malviventi, che hanno fatto incursione nel primo pomeriggio, è finito il maneggio Panzeri situato in via don Pedrinelli.
I banditi, dopo aver sottratto un bottino di selle e attrezzature varie dal valore ancora non identificato (si dovrebbero superare i 20 mila euro), sono fuggiti indisturbati. Sul posto per le indagini sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Calusco d'Adda e del Nucleo Radio Mobile di Zogno.
I banditi, dopo aver sottratto un bottino di selle e attrezzature varie dal valore ancora non identificato (si dovrebbero superare i 20 mila euro), sono fuggiti indisturbati. Sul posto per le indagini sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Calusco d'Adda e del Nucleo Radio Mobile di Zogno.
mercoledì 24 novembre 2010
CARVICO - MOSTRA ARTISTICA AL PARCO SERRAGLIO
Presso il Museo degli Alpini, situato nel Parco Serraglio di Carvico (in via Predazzi) si svolgerà, dal 4 al 12 dicembre 2010, la mostra personale di Francesco Brembilla.
Per maggiori info: http://www.comune.carvico.bg.it/
Per maggiori info: http://www.comune.carvico.bg.it/
CARVICO - CONVOCATO IL CONSIGLIO COMUNALE
Il Sindaco, Luigi Panzeri, ha convocato la sessione straordinaria di prima convocazione del Consiglio Comunale di Carvico per il giorno 29 novembre alle ore 21.00.
I Consiglieri, che si riuniranno nella sala consiliare posta al pian terreno del Palazzo municipale di via Santa Maria, discuteranno sui seguenti temi all'ordine del giorno:
I Consiglieri, che si riuniranno nella sala consiliare posta al pian terreno del Palazzo municipale di via Santa Maria, discuteranno sui seguenti temi all'ordine del giorno:
- APPROVAZIONE DEI VERBALI DELLA SEDUTA PRECEDENTE
- BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2010. VARIAZIONI DI ASSESTAMENTO GENERALE.
- DETERMINAZIONI RELATIVE ALLA DELIBERA DI C.C. N. 44/2008, RELATIVA AL
REGOLAMENTO COMUNALE PER L'UTILIZZO DELLE AREE DESTINATE A PARCHEGGIO. - CRITERI GENERALI PER L'ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI: APPROVAZIONE.
- APPROVAZIONE CONVENZIONE TRA I COMUNI DI SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII,
CARVICO E VILLA D'ADDA PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO FORMAZIONE ALL'AUTONOMIA:
PERIODO 01.01.2011 - 31.12.2011.
martedì 16 novembre 2010
SOLZA - GIULIO CAVALLI AL CASTELLO COLLEONI
Il Circolo del Partito Democratico di Solza e Medolago organizza, per venerdì 19 novembre, la presentazione del libro di Giulio Cavalli "Nomi, Cognomi e infami".
L'incontro, previsto per le ore 20,30 presso il Castello Colleoni, vedrà la presenza dello stesso Giulio Cavalli, consigliere regionale della Lombardia (liste IdV), attore e scrittore da sempre in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata.
Il libro di Giulio Cavalli non è un libro come gli altri. “Nomi, cognomi e
infami” è il diario impersonale di un anno di storie incrociate in una tournée
che è scesa dal palco per diventare la sua storia: quella di un att ore di teatro
che vive sott o scorta da due anni. È un viaggio nel tempo e nello spazio
che accompagna il lett ore dall’att entato di via D’Amelio al sorriso di Bruno
Caccia, dalle parole di Pippo Fava all’omicidio di don Peppe Diana passando
att raverso il coraggio di Peppino Impastato, Rosario Crocett a e i ragazzi di
Addiopizzo, fi no a svelare la presenza della mafi a al Nord che l’autore è stato
tra i primi a denunciare. È anche una storia corale dedicata alle 670 persone
che oggi nel nostro Paese vivono sott o tutela.
L'incontro, previsto per le ore 20,30 presso il Castello Colleoni, vedrà la presenza dello stesso Giulio Cavalli, consigliere regionale della Lombardia (liste IdV), attore e scrittore da sempre in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata.
Il libro di Giulio Cavalli non è un libro come gli altri. “Nomi, cognomi e
infami” è il diario impersonale di un anno di storie incrociate in una tournée
che è scesa dal palco per diventare la sua storia: quella di un att ore di teatro
che vive sott o scorta da due anni. È un viaggio nel tempo e nello spazio
che accompagna il lett ore dall’att entato di via D’Amelio al sorriso di Bruno
Caccia, dalle parole di Pippo Fava all’omicidio di don Peppe Diana passando
att raverso il coraggio di Peppino Impastato, Rosario Crocett a e i ragazzi di
Addiopizzo, fi no a svelare la presenza della mafi a al Nord che l’autore è stato
tra i primi a denunciare. È anche una storia corale dedicata alle 670 persone
che oggi nel nostro Paese vivono sott o tutela.
SOLZA - IL COMUNE ESPRIME SODDISFAZIONE PER LE SCELTE AMBIENTALI DI ITALCEMENTI
(riceviamo e pubblichiamo)
Il 10 novembre 2010 si è tenuto il tavolo territoriale per le compensazioni ambientali tra comuni e Italcementi spa, con il coordinamento di Agenda 21.
In quella sede Italcementi ha annunciato il progetto di riattivazione dello scalo ferroviario allinterno della ditta, progetto che comporterà leliminazione di circa 8000 camion allanno già a partire dai primi mesi del 2012.
Il comune di Solza si era già espresso più volte sulla necessità di dirottare almeno in parte il trasporto per la cementeria su ferro e quindi esprimiamo soddisfazione per la scelta operata da Italcementi Group che contribuirà anche a facilitare i comuni al raggiungimento del Patto dei sindaci, accordo sottoscritto da quasi tutti gli enti locali e che prevede la riduzione del 20% dellemissione di co2 entro il 2020.
Un ulteriore intervento previsto per il 2011 sarà linstallazione nei comuni delle casette dellacqua, altro progetto che riteniamo importante per lattenzione che i comuni devono avere per lacqua pubblica, oltre a disincentivare il trasporto acqua in bottiglia.
Pierangelo Manzoni
Assessore alla Comunicazione
Comune di Solza
Il 10 novembre 2010 si è tenuto il tavolo territoriale per le compensazioni ambientali tra comuni e Italcementi spa, con il coordinamento di Agenda 21.
In quella sede Italcementi ha annunciato il progetto di riattivazione dello scalo ferroviario allinterno della ditta, progetto che comporterà leliminazione di circa 8000 camion allanno già a partire dai primi mesi del 2012.
Il comune di Solza si era già espresso più volte sulla necessità di dirottare almeno in parte il trasporto per la cementeria su ferro e quindi esprimiamo soddisfazione per la scelta operata da Italcementi Group che contribuirà anche a facilitare i comuni al raggiungimento del Patto dei sindaci, accordo sottoscritto da quasi tutti gli enti locali e che prevede la riduzione del 20% dellemissione di co2 entro il 2020.
Un ulteriore intervento previsto per il 2011 sarà linstallazione nei comuni delle casette dellacqua, altro progetto che riteniamo importante per lattenzione che i comuni devono avere per lacqua pubblica, oltre a disincentivare il trasporto acqua in bottiglia.
Pierangelo Manzoni
Assessore alla Comunicazione
Comune di Solza
CALUSCO - PANNELLI SOLARI, IL COMUNE HA PRESENTATO RICORSO CONTRO LA PROVINCIA
L’Amministrazione comunale di Calusco d'Adda ha presentato un ricorso al Tar di Brescia contro la concessione offerta dalla Provincia di Bergamo ad una ditta privata per l’installazione di pannelli solari nel Plis (Parco locale di interesse sovraccomunale)perchè, a parere del sindaco e della giunta, la valle del Grandone sita in Baccanello di Calusco d'Adda non può essere deturpata dagli impianti per la produzione di energia pulita.
La società Zam S.r.l. ha infatti ottenuto il permesso da parte della Provincia di Bergamo per la costruzione di un parco fotovoltaico nei campi, in località Baccanello, fra Calusco d’Adda e Terno d’Isola. I pannelli solari in questione coprirebbero 36.905 metri quadrati di terreni agricoli, consentendo di produrre energia elettrica per circa 1 milione di Watt.
Il sindaco Roberto Colleoni ha espresso molte riserve in merito alla questione. L’area destinata al parco fotovoltaico è ricca di prati e boschi che, stando alle parole del primo cittadino, mal si accosterebbero alle moderne tecnologie e la Zam S.r.l. non sarebbe proprietaria dei terreni interessati dalle installazioni: il sindaco sottolinea, infatti, che, per legge, chi realizza un impianto fotovoltaico deve godere dei diritti di proprietà sulla zona adibita al posizionamento dei pannelli. Tra le presunte irregolarità riscontrate nell'autorizzazione provinciale dall'Amministrazione caluschese vi è anche l’assenza di una fideiussione per il ripristino delle aree verdi al termine della concessione.
Il Sindaco Colleoni, quindi, si fa promotore di una proposta alternativa: l’utilizzo dei tetti di case e capannoni per l’installazione dei pannelli, cercando così di salvaguardare le aree sottoposte a tutela ambientale.
La società Zam S.r.l. ha infatti ottenuto il permesso da parte della Provincia di Bergamo per la costruzione di un parco fotovoltaico nei campi, in località Baccanello, fra Calusco d’Adda e Terno d’Isola. I pannelli solari in questione coprirebbero 36.905 metri quadrati di terreni agricoli, consentendo di produrre energia elettrica per circa 1 milione di Watt.
Il sindaco Roberto Colleoni ha espresso molte riserve in merito alla questione. L’area destinata al parco fotovoltaico è ricca di prati e boschi che, stando alle parole del primo cittadino, mal si accosterebbero alle moderne tecnologie e la Zam S.r.l. non sarebbe proprietaria dei terreni interessati dalle installazioni: il sindaco sottolinea, infatti, che, per legge, chi realizza un impianto fotovoltaico deve godere dei diritti di proprietà sulla zona adibita al posizionamento dei pannelli. Tra le presunte irregolarità riscontrate nell'autorizzazione provinciale dall'Amministrazione caluschese vi è anche l’assenza di una fideiussione per il ripristino delle aree verdi al termine della concessione.
Il Sindaco Colleoni, quindi, si fa promotore di una proposta alternativa: l’utilizzo dei tetti di case e capannoni per l’installazione dei pannelli, cercando così di salvaguardare le aree sottoposte a tutela ambientale.
LA COSTITUZIONE - PARTE 10
(nell'immagine: il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano)
Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale.
Può inviare messaggi alle Camere.
Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione.
Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo.
Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti.
Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione.
Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato.
Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l'autorizzazione delle Camere.
Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.
Presiede il Consiglio superiore della magistratura.
Può concedere grazia e commutare le pene.
Conferisce le onorificenze della Repubblica.
Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse.
Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura.
Artt. 87 e 88 della
Costituzione della Repubblica Italiana
mercoledì 10 novembre 2010
CARVICO - SI FESTEGGIA IL PATRONO SAN MARTINO
La festa patronale di Carvico si è aperta con il mercatino di San Martino, la fiera di beneficenza, il cui ricavato sarà devoluto per i lavori del nuovo oratorio che stanno procedendo verso la fase finale. Domani, festa del santo, Messe alle 10,30 e alle 20,30. Sabato riapre il mercatino, alle 18,30 la Messa con la benedizione degli automezzi, benedizione che si ripeterà domenica al termine di ogni Messa; alle 16,30 i vespri e la processione, alle18 la Messa solenne.
Articolo tratto
da "L'Eco di Bergamo"
del 10 novembre 2010
giovedì 4 novembre 2010
PAVIA - LA CARVICHESE MAGNETTI FIRMA IL CENTRO LIBRARIO DI STRADELLA
E' orgogliosamente carvichese il nuovo centro logistico per lo stoccaggo e la movimentazione di libri di Stradella, in provincia di Pavia: l'edificio, su commissione di Akno Busines Park SpA, porta infatti la firma di Magnetti Building di Carvico
Si tratta di uno dei principali “hub” europei del settore librario. Il polo, attraverso cui transiteranno olte 90 milioni di volumi l'anno, sarà gestito dall'olandese Ceva e servirà clienti come Rcs, Messaggerie Libri e Feltrinelli.Com per un totale di circa 4 mila punti di consegna. L'impianto rappresenta il più grande singolo intervento “chiavi in mano” realizzato dalla divisione Building dell'impresa carvichese. In poco più di otto mesi di lavoro l'azienda ha posato più di 14 mila metri cubi di calcestruzzo e 33 mila metri quadri di masselli autobloccanti per le pavimentazioni esterne. Considerando anche le opere di finitura, per il progetto, in totale sono state impiegate 110 persone.
Si tratta di uno dei principali “hub” europei del settore librario. Il polo, attraverso cui transiteranno olte 90 milioni di volumi l'anno, sarà gestito dall'olandese Ceva e servirà clienti come Rcs, Messaggerie Libri e Feltrinelli.Com per un totale di circa 4 mila punti di consegna. L'impianto rappresenta il più grande singolo intervento “chiavi in mano” realizzato dalla divisione Building dell'impresa carvichese. In poco più di otto mesi di lavoro l'azienda ha posato più di 14 mila metri cubi di calcestruzzo e 33 mila metri quadri di masselli autobloccanti per le pavimentazioni esterne. Considerando anche le opere di finitura, per il progetto, in totale sono state impiegate 110 persone.
Iscriviti a:
Post (Atom)