La protesta - Il Movimento studentesco di Bergamo boccia duramente i progetti del responsabile dell'Istruzione e invita a manifestare venerdì 10 per le vie del centro città.
Sentendole le dichiarazioni del governo Berlusconi sulla scuola sembra di leggere i volantini di propaganda di qualche gruppuscolo vetero-fascista: “revisioneremo i libri di storia perché condizionati dalla retorica della resistenza” (Dell’Utri) oppure “vogliamo una scuola dura e severa contro il virus del ‘68”; infine è allarmante lo slogan che dovrebbe caratterizzare il progetto di scuola del governo: ''Autorevolezza, gerarchia, fatica... ''. Infatti il provvedimento legislativo del ministro dell’istruzione Gelmini è simile, in modo preoccupante, alla riforma “Gentile”, varata durante il ventennio fascista. Il progetto di scuola della destra ispirato da principi quali gerarchia, controllo, repressione, merito non porterà nelle nostre scuole maggiore sicurezza bensi aumenterà emarginazione delle diversità, omologazione dei comportamenti, paura e controllo. Elenchiamo i provvedimenti sulla scuola previsti dal governo Berlusconi: Reintroduzione del voto di condotta, utile alla bocciatura. Il provvedimento, mascherato da misura per la lotta al bullismo, propone la minaccia della bocciatura come strumento di repressione e controllo contro chi è diverso o in difficoltà. Inoltre c’è il rischio che presidi o docenti autoritari utilizzino l’arma del voto di condotta per reprimere gli studenti che entrano in conflitto con qualche insegnate o quelli più attivi politicamente. Il taglio di 8 miliardi di euro ai danni della scuola pubblica e 150MILA licenziamenti tra insegnati, assistenti tecnici e ATA che porteranno le classi a 33 studenti per ogni sezione. Trasformazione delle scuole in fondazioni, con interventi finanziari di privati e taglio dell’investimento pubblico. Le scuole si trasformano in aziende private, con finanziamenti esterni e consigli di amministrazione composti da imprenditori. Tutto questo causerà la definitiva privatizzazione, aprendo la scuola pubblica alle aziende private e alle logiche del profitto e del consumismo. Assunzione diretta degli insegnanti da parte delle scuole. Questo introdurrà logiche clientelari e di favoritismo personale. L’assunzione fiduciaria colpisce la libertà di insegnamento, consente l’assunzione di persone “amiche” da parte dei presidi disonesti e aumenta la precarietà tra gli insegnati. Assolvimento dell’obbligo scolastico anche nelle scuole regionali di formazione professionale e nei percorsi triennali istituiti dalla Moratti. Questo separerà gli studenti ricchi che andranno ai licei (poi all’università) e quelli poveri verso le scuole professionali (e poi subito al lavoro). In conclusione la riforma della scuola di Gelmini non migliorerà la condizione della scuola pubblica ma accelererà la sua distruzione, attraverso privatizzazione e tagli economici; tutto questo a favore delle scuole private che continueranno a fare profitti. Tutto questo sta producendo la rivolta e l’opposizione di migliaia di studenti e insegnati, in tutta Italia. Per questo chiediamo anche agli studenti della bergamasca di mobilitarsi e lottare contro il progetto di scuola e di società di Berlusconie Gelmini. Per venerdì 10 ottobre ore 9.30 (ritrovo stazione dei treni) abbiamo organizzato una manifestazione nell'ambito dello sciopero nazionale contro la riforma Gelmini. Hanno già aderito: Kollettivo Autonomo Zeta, Atlantide - RSM, Kollettivo Puka Inti, Kollettivo Liberi e Ribelli.
contatti e info: lucabonzanni@gmail.com
Ufficio Stampa
MOVIMENTO STUDENTESCO DI BERGAMO
MOVIMENTO STUDENTESCO DI BERGAMO
13 commenti:
Leggendo questo “interessante” comunicato, non ho capito se si sta parlando di scuola, di politica o di che? Purtroppo è un dubbio che mi attanaglia da quando andavo a scuola io, circa 15-20 anni fa (escludendo il tempo beato delle elementari). Che significa la frase: “Inoltre c’è il rischio che presidi o docenti autoritari utilizzino l’arma del voto di condotta per reprimere gli studenti che entrano in conflitto con qualche insegnate (NDR un comunicato ufficiale trasmesso ai giornali andrebbe riletto almeno una volta per scovare gli errori di ortografia) o quelli più attivi politicamente”? Ma scusate, a scuola si va per far politica o per studiare? Non ho mai capito gli eterni studenti(???) che si trovano fuori dalle scuole a distribuire volantini per manifestare (in genere il venerdì o sabato guarda un po’…) contro chi o che cosa. Mi ricordo bene le okkupazioni e le auto-gestioni che non servivano ad altro che 1) non far scuola, 2) distruggere aule e attrezzature, 3) giocare a carte in classe, 4) farsi le canne in classe e... non vado oltre. Ma questi signori dei vari kollettivi zeta, liberi e ribelli ecc non è meglio che se ne stiano un po’ a casa a studiare?
Quelle tanto temute parole “Autorevolezza, gerarchia, fatica” non credo che siano così negative o no? Se provate a cercare con un dizionario dei sinonimi troverete Autorevolezza= prestigio, credibilità, considerazione, importanza, esperienza; gerarchia = rapporto, ordine, graduatoria; fatica = lavoro, impegno, cura. Sono così terribili queste parole? Non è giusto fare un po’ di fatica per ottener prestigio, credibilità, importanza, considerazione? Se mando aff.... il professore non è giusto che venga punito così come se mandassi aff.... il mio datore di lavoro?
Secondo me se la scuola in questi anni è andata sempre peggiorando è anche a causa di questi tizi che anziché far proposte fanno kasino. E se ne fregano se al governo ci sono rossi, verdi, bianchi, neri, gialli, celesti: loro devono far kasino altrimenti non sono contenti.
E poi un’altra cosa, mi fa terribilmente inkazzare: il fatto che chi ha frequentato scuole tecniche sia considerato figlio di un Dio minore. Cosa vuol dire che l’università è solo per i ricchi che hanno fatto i licei? Se uno studia e vuol andare avanti ce la fa anche se non ha fatto il liceo.
Questo naturalmente avviene se il ricco o il kollettivista (spesso le due cose coincidono!!), che ha fatto il classico o lo scientifico in 6/7/8 anni (perché tanto c’è il papi avvocato o imprenditore che paga), non riesce a fregare al test di ingresso all’università il posto al povero perito meccanico figlio di operaio che si è fatto il mazzo per diplomarsi in 5 anni e non gravare più di tanto sul bilancio della famiglia.
E’ vero che alcune cose andrebbero riviste (i tagli al personale e ai fondi non vanno bene, 33 studenti per classe sono troppi, il preside-manager non mi piace troppo), ma in fondo la situazione in cui versa la scuola oggi è causa si di decenni di mala gestione da parte dello stato, ma anche di tanti di questi signori che in questi decenni non hanno fatto altro che kollettivizzare e nient’altro.
Riflettete, riflettete....
Bigio
VERGOGNA!!!!
invece strumentalizzare la riforma per trovare un pretesto per saltare un giorno di scuola come si chiama? dare voce alle volontà del POPOLO?
Se è questo il comportamento esemplare per il quale non avete c'è bisogno di maggiore repressione e controllo copmlimenti!
Ma no: non c'è bisogno di scaldarsi.
L'autore del Blog invierà la preghiera di Madre Teresa all'autore del volantino.
Così poi andremo tutti d'amore e d'accordo.
La Pulce Teoretica
Ai (senza acca) ragione Pulce, anzi se vai ha (con l'acca) vedere su Bergamo News un secondo comunicato ufficiale del Movimento Studentesco puoi vedere come qualcuno dovrebbe andare ha (con l'acca) scuola anzichè halla (questa è fantastica..) stazione....
Bigio
Ahahaha..
L'ho letto (per i lettori del M.S. "Lo l'etto") fa proprio ridere.
Convinzioni politiche a parte, questi ragazzini dovrebbero andare in terza elementare, altro che lamentarsi della Gelmini avvocaticchia. Si guardassero loro somaricchi presuntuosicchi.
Calci nel culo!
E soprattutto: meno canne ragazzi, meno canne...
Detto da uno che non è mai stato un "secchione". Ma c'è un limite a tutto. (oppure "un l'imite ha tutt'ho").
L'ha pul c'è teo Re ti c'ha
Per tutti i commenti precedenti:
Attenzione a non prendervi una denuncia per abuso di mezzi di correzione.
Eh si perchè é questo il loro pensiero:
1. se fanno errori è colpa della scuola e delle riforme Gentile - Moratti - Gelmini;
2. Loro protestano perchè vogliono più ore curricolari, più materie da studiare e per protestare saltano giorni di scuola!!! la più ovvia delle ovvietà mi viene da dire..
perchè non protestano di domenica o di sabato pomeriggio?
3. sono stato studentello anch'io e non credo che quelli che protestano abbiano avuto la voglia di andarsi a leggere i provvedimenti presi con il decreto..si saranno lasciati "guidare" dai soliti strumentalizzatori che aspettano solo una qualsiasi riforma per organizzare una manifestazione "contro iò che c'è scritto nel decreto" indipendentemente dai contenuti..
4. anch'io sono per il "meno canne..meno canne" di Pulce
Un Saluto
NiHiL
Sono d'accordo solo in parte.
Ok per "meno canne..ecc." ma non mi sembra giusto sparare a zero nel mucchio... Tipo: "andate a lavorare...!" Forse,nel ns.Paese si fanno troppe riforme della scuola e il risultato è solo che restiamo indietro rispetto al resto d'Europa...
Cariatide
Cariatide, guarda che il tono generale dei commenti era : "andate prima a scuola a studiare!", poi, magari, "andate a lavorare!". In fondo chi di noi non si è mai sentito dire dai genitori dopo un brutto voto :"NON VUOI STUDIARE? E ALLORA VAI A LAVORARE!" Questo si...
Credo che la naturale evoluzione di una persona normale (cioè non il miliardario che non ha problemi economici) sia prima la scuola e poi il lavoro. Sembra quasi che al giorno d'oggi si abbia paura a pensare alla vita con questo ordine delle cose, quando invece dovrebbe essere la normalità.
Non credo poi che la nostra scuola sia così indietro rispetto all'Europa, anzi credo che nelle nostre università si insegni anche ben oltre rispetto alle università francesi, inglesi e tedesche.
Prova ne sono i tanti ricercatori italiani che (purtroppo) emigrano all'estero per lavorare e che le altre nazioni ci invidiano.
Ecco in effetti la ricerca andrebbe migliorata, ma qui il discorso va oltre la scuola.
Con simpatia
Bigio
Carissimo Bigio,
innanzitutto grazie per la "simpatia"...
Ma hai mai notato, andando all'estero (Francia,Gemania, Spagna),se chiedi un'informazione in inglese, quasi tutti ti capiscono e ti rispondono, chiaramente in inglese. Prova a Carvico (ma anche a Bergamo)a chiedere un'informazione in inglese [...]
Questa è solo uno degli indicatori del livllo della ns. scuola. Per quanto riguarda l'università, in molti casi, se non ci fossero le collaborazioni con i privati, ciao ricerca!
Grazie a tutti per la bella discussione.
Ciao
Cariatide
Cariatide,
se chiedi informazioni allo sportello turistico per forza, vai da un meccanico in Spagna, o da un contadino in Francia e poi mi dici che lingua parla.
Se invece vai da un meccanico per esempio in Scozia, forse ti risponderà in inglese (ma non ne sono sicuro).
Noi andiamo all'estero e tutti ci parlano in inglese, ma a parte i viaggi in paesi di cultura anglosassone, negli altri paesi con chi parliamo? Con gente che parla inglese per lavoro.
Sono pregiudizi, abbiamo un complesso di inferiorità.
Non credi?
La Pulce Teoretica
Pulce, forse è vero ciò che affermi (a parte che in giro per Carvico e/o Bergamo non ci sono solo contadini e meccanici), in effetti, noi taliani siamo un pò esterofili (forse inconsciamente lo è anche il sottoscritto), ma di una cosa sono sicuro, dei ragazzi che escono dalla maturità, non molti "parlano" inglese... e penso che invece dovrebbero...
Convengo che non è corretto pensare sempre e comunque di essere indietro rispetto agli altri, ma neanche credere sempre di essere bravi e belli...
Un pò come la nazionale di calcio: pensiamo sempre di essere i più forti, ma poi, quando si scende in campo, non sempre è così...
(mondiali drogati da calciopoli esclusi...).
Cara Pulce, non ci rimane che cercare di migliorare il nostro sistema scolastico a prescindere dal fatto che siamo meglio o peggio dei contadini francesi o dei meccanici irlandesi.
Quindi, criticare in maniera costruttiva l'ennesima riforma della scuola, non sempre è sbagliato...
Alla prossima
Cariatide
Ho appena visto le immagini della manifestazione di Bergamo contro la Gelmini e la sua riforma su www.bergamonews.it.
Che dire? Non saprei... Di certo l'immagine del grembiule bruciato mi ricorda tanto le bandiere americane e israeliane bruciate dai palestinesi. Ma, tralasciando contesti storici complessi come quello mediorientale e le diverse ideologie politiche, continuo a non capire come tutto questo possa avere a che fare con la scuola.
Spero solo che tanti ragazzi oggi siano andati a scuola anzichè alla manifestazione.
Bigio
Ps complimenti per le acconciature...
ma chi sei pulce teorica?
un uomo o una donna
io penso uomo..
mi piaci cmq..
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