sabato 31 gennaio 2009

CARVICO - LA VICENDA DELLE POSTE ARRIVA A NAPOLI

BERGAMO - NAPOLI, L'ITALIA DELLE POSTE
TESTO DI DAVIDE MORGERA


QUALIANO (NAPOLI) - 29/01/2009. Qualche giorno fa mi è capitato di leggere su un autorevole quotidiano come ‘Il Corriere della Sera’, nella rubrica dedicata alla posta, una missiva di uno sconsolato cittadino il quale si lamentava che, in provincia di Bergamo, in tal Carvico, ad un signore che da parecchio tempo non riceveva la posta a casa era stato risposto che per la sua strada non c’era più un postino e che, quindi, gli abitanti di quella zona, ma non solo loro, si dovevano recare direttamente all’ufficio postale per ricevere la corrispondenza. In provincia di Bergamo, Italia del Nord. Mio caro signor Giorgio, se a lei si sono drizzati i capelli in testa per la risposta che l’Ente Poste le ha dato, cosa dovremmo dire noi quaggiù? Napoli, provincia, Italia del Sud. Noi non scriviamo più ai giornali forse perché siamo stufi ma non crediamo nemmeno più a quelli che dicono che la consegna della posta si sta regolarizzando, dopotutto il tempo dei Pinocchi è finito da un pezzo e noi alle bugie non crediamo più. Soprattutto se coloro i quali sono preposti a darti delle risposte autorevoli si trinceano dietro i ‘se’, i ‘ma’, le giustifiche ad un personale addetto alla consegna realmente carente da tutti i punti di vista. Ma Napoli, si sa, è una giostra, è una Piedigrotta ed una sceneggiata continua, città capace di trasformare tutto e tutti in ‘pazziella ed allegria’ dimenticando presto quelli che sono i propri sacrosanti doveri ( mettiamoci anche i diritti, va! ). Troppo presto. Quella che mi appresto a raccontarvi è una storia assolutamente vera e anzi se sapessi ogni quando si fa vedere dalle nostre parti il personaggio in questione inviterei tutti voi a constatare, è un vero spettacolo di ‘triccaballacche e lariulà’, di gente che si leva al suo passaggio pronta a far partire l’ennesimo teatrino. Completamente gratuito, altro che provincia di Bergamo. Tutto cominciò quando, dopo un’assenza prolungata di circa un mese, intravidi nella mia buca delle lettere una serie di missive ed avvisi per la cosiddetta ‘Legge dell’Accumulo’, che consiste nel consegnare la corrispondenza ad una famiglia dopo un bel po’ di tempo. Mi ritrovai, così, come un bambino che aspetta il pacco regalo da Babbo Natale, ad aprire avidamente tutto ciò che avevo tra le mani. All’improvviso, però, l’occhio cadde su alcune lettere che non avevano né il mio cognome né quello di mia moglie. Naturalmente non le aprii e successivamente le consegnai a chi dovevo ma continuavo a chiedermi come tutto ciò era potuto accadere. Esclusi l’ipotesi che i due pesciolini che ogni tanto mio figlio tormenta avessero fatto la residenza a casa nostra, non restavano altri esseri viventi in giro. Subito capii quello che era successo. Era passato quello che tutti da queste parti chiamano ‘O ‘ marrocchino’ ( eh, sì, si è sempre al sud di un altro…sud! ), un postino molto sui generis, un personaggio che ha il potere di paralizzare, durante la sua presenza, un intero quartiere, un rione, decine di persone. Lo si vede subito col suo giubbettino giallo fosforescente delle Poste Italiane e col motorino accanto al marciapiede messo a mo’ di fruttivendolo. Una folla si raggruppa curiosa, chi protesta, chi reclama corrispondenza, chi dice ‘è mia, quella lettera è mia’ come se avesse trovato il tesoro anche se è un secondo avviso di pagamento di qualche società che crede tu abbia ricevuto regolarmente la prima bolletta. Stormi di uccelli, intanto, si alzano in volo per segnalarne la presenza, lui è fatto così, non puoi non notarlo soprattutto perché non parla l’italiano. E’ della provincia di Caltanissetta e per comprenderlo si fa molta fatica. Spesso però intuiamo che, con quelle sue espressioni colorite ed arabeggianti, manda tutti a quel paese e questo non ci sembra un buon segno di educazione visto che ci rivolgiamo a lui con una certa gentilezza.Col passare del tempo, però, è avvenuta, dopo un primo periodo di ambientamento, la metamorfosi kafkiana del protagonista che consiste nella ‘napoletanizzazione’ del servizio postale. Cosa mai sarà, vi state chiedendo. In pratica avviene che, quando spunta all’orizzonte Isso col suo Mezzo, i pensionati, i giovani vitelloni che frequentano il bar sotto casa, le massaie di ritorno dalla salumeria si mobilitano e lo aiutano a consegnare la corrispondenza seguendolo come la Madonna dell’Arco. Perché lui continua a dire che non conosce i cognomi, che i numeri civici sono sbagliati, che non è della zona e spesso sale in groppa al suo ciclomotore e ci lascia senza posta. Ed allora, caro signor Giorgio della provincia di Bergamo, Le dobbiamo dire che siamo molto più avanti di voi poiché la fase della ‘corrispondenza presa direttamente in posta’ l’abbiamo già superata. A quattro mesi dallo spostamento di tutta la corrispondenza di Qualiano, Villaricca e Mugnano alla sede centralizzata di Marano, zona Ciaurro, nulla è cambiato nonostante i reclami dei cittadini, i proclami dei politici e l’assenteismo delle Poste che per risparmiare su un servizio fondamentale per i cittadini, quale la sacrosanta consegna della corrispondenza, ha leso e calpestato diritti e doveri. Qualche volta sono stato a ritirare la posta a Marano visti i biblici tempi di consegna. Ho avuto l’impressione di trovarmi alla Borsa di New York con impiegati che gridavano nei corridoi, postini indaffarati, dirigenti altezzosi, smistatori di lettere che navigavano metaforicamente in un mare di ‘stampe’, raccomandate, scatole gialle e pacchi, gente che non sapeva nemmeno dove fossero ubicate le zone dei vari paesi. E’ vero, ho trovato anche qualcuno che ha fatto una timida promessa, chi si giustificava con la malattia del postino di zona, qualcun altro che si è messo gentilmente a disposizione per cercare di risolvere il problema ma il tam tam di confusione a cui purtroppo non si riesce a mettere fine mi batte ancora nelle tempie. Mi consola solo il fatto che adesso abbiamo qualcuno che almeno ci fa divertire. Anche se nelle buche ci infila di tutto.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Stupendo!
Sembra proprio una commedia napoletana...peccato che, grazie alle poste, non è solo napoletana!

Anonimo ha detto...

C'è chi si infila di tutto in altri posti...

Anonimo ha detto...

Speriamo di non diventare come Napoli...

Anonimo ha detto...

Purtroppo, amico mio, per certi aspetti, siamo peggio di Napoli...
Però se ti fa piacere, continua pure a pensare che noi siamo meglio...
Ciao

Anonimo ha detto...

Si peggio peggio, dai dai,
che forse scoprite qualcosa.
Tipo cosa ci si infila in altri posti.

Anonimo ha detto...

potremmo anche evitare di essere volgari.
concordo comunque su tutto

Anonimo ha detto...

Vedo che c'è una persona che ci tiene particolarmente all'argomento "infilare" ecc...
Non potrebbe, gentilmente, affrontare la questione privatamente (vuol dire da solo)invece di "disturbare volgarmente" un dibattito civile ed educato?
Grazie

Anonimo ha detto...

Appunto cosa c'entrano i gusti anali con le poste?
Il suddetto è pregato di "sporcare" altrove.
Grazie.