Anche a Carvico, come nel resto d'Italia, i cittadini saranno chiamati alle urne domenica 12 e lunedì 13 giugno per la consultazione referendaria che prevede quattro quesiti diversi:
QUESITO 1 - SCHEDA ROSSA: Privatizzazione dei servizi di fornitura dell'acqua; si chiede l'abrogazione delle legge (detta Decreto Ronchi) che affida la gestione dei servizi di fornitura dell'acqua ad aziende private. CHI VOTA SI desidera che la gestione del servizio resti pubblica. CHI VOTA NO ritiene che la privatizzazione possa portare miglioramenti al compartimento idrico e ad una sua miglior gestione.
QUESITO 2 - SCHEDA GIALLA: Determinazione delle tariffe del servizio pubblico; si chiede l'abrogazione delle norme secondo cui il gestore del servizio idrico ottiene profitti garantiti caricando all'utente sulla bolletta il 7% a remunerazione del capitale investito. CHI VOTA SI desidera che l'acqua non possa essere "oggetto di profitto" da parte di aziende private. CHI VOTA NO pensa che un mercato dell'acqua appetibile ai privati possa creare miglioramento secondo le logiche di libero mercato e concorrenza.
QUESITO 3 - SCHEDA GRIGIA: Costruzione di nuove centrali nucleari; si chiede l'abrogazione della norma che prevede la progettazione, la localizzazione e la realizzazione di nuove centrali nucleari sul territorio italiano. CHI VOTA SI ritiene che l'energia nuclere non possa essere la giusta risposta ai bisogni energetici del Paese sia per una questione economica (ad esempo, costi elevati di realizzazione ed investimenti eventualemente sottratti ad energie rinnovabili ed alternative) sia per una questione di sicurezza e prevenzione. CHI VOTA NO pensa che l'energia nucleare porterebbe l'Italia a non dipendere energicamente da altri Paesi nella convinzione di una maggior sicurezza delle nuove centrali nucleari, rispetto a quelle ad oggi esistenti nel mondo.
QUESITO 4 - SCHEDA VERDE: Legittimo impedimento; si chiede l'abrogazione della legge secondo cui il Presidente del Consiglio ed i Ministri della Repubblica Italiana, qualora citati, possano legittimamente rifiutare di presentarsi in giudizio allo scopo d'esercizio delle proprie funzioni di governo. CHI VOTA SI ritiene necessario, sulla base dei principi costituzionali, che il Presidente del Consiglio ed i Ministri debbano ritenersi uguali a tutti gli altri cittadini di fronte alla legge. CHI VOTA NO non vede il cosiddetto "legittimo impedimento" come un pericolo di fuga di fronte alla legge e ritiene che coloro che sono investiti di funzioni di governo debbano potersi dedicare al proprio operato senza "interferenze giudiziarie".
Per poter votare i cittadini devono recarsi ai seggi elettorali, muniti di tessera elettorale e di un documento di riconoscimento in corso di validità, nelle giornate di domenica 12 giugno (dalle 8,00 alle 22,00) e lunedi 13 giugno (dalle 7,00 alle 15,00).
Affinchè la consultazione referendaria abbia effettivo valore, secondo quanto previsto dalla Costituzione e dalle norme vigenti, dovrà recarsi alle urne almeno il 50%+1 degli aventi diritto al voto.
Per maggiori informazioni in proposito, è possibile contattare l'Ufficio Elettorale del Comune.
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