Una lettera anonima di minacce e l'avvertimento a stare lontano dal cimitero. Questo il contenuto della missiva giunta al domicilio di Domenico Giuseppe Regazzi, assessore con delega alla sicurezza del territorio, che scuote l'ambiente politico di Carvico e che non viene sottovalutata.
Il contenuto della lettera, recapitata venerdì scorso, riporta alla mente il doppio furto di rame nel giro di un mese effettuato da ignoti all'interno del cimitero, e potrebbe essere collegato all'iniziativa presa dal Comune di Carvico di installare un sistema efficace di videosorveglianza, riferito non soltanto al camposanto e orientato a garantire ai cittadini maggiore sicurezza e a fornire alle autorità di pubblica sicurezza uno strumento in più nella lotta alla criminalità.
L'assessore, interpellato per un commento sulla vicenda, dimostra comunque grande serenità. "Non ho molto da dichiarare - spiega - ho presentato denuncia ai carabinieri e attendo novità. Sappiano che in ogni caso andrò avanti col mio lavoro, come sempre, per garantire la sicurezza nel nostro paese. Sono tranquillo - dice Regazzi - perchè svolgo il mio lavoro con serietà e non ho mai pestato i piedi a nessuno. Non voglio fare ipotesi campate per aria, attendo il lavoro dei carabinieri con fiducia."
Nell'ordine del giorno del Consiglio Comunale di lunedì è stata discussa una mozione di solidarietà nei confronti dell'assessore minacciato con una vile lettera anonima, condivisa da tutti, un segnale chiaro a chi intende fermare l'attività politica attraverso strumenti violenti e intimidatori.
Il contenuto della lettera, recapitata venerdì scorso, riporta alla mente il doppio furto di rame nel giro di un mese effettuato da ignoti all'interno del cimitero, e potrebbe essere collegato all'iniziativa presa dal Comune di Carvico di installare un sistema efficace di videosorveglianza, riferito non soltanto al camposanto e orientato a garantire ai cittadini maggiore sicurezza e a fornire alle autorità di pubblica sicurezza uno strumento in più nella lotta alla criminalità.
L'assessore, interpellato per un commento sulla vicenda, dimostra comunque grande serenità. "Non ho molto da dichiarare - spiega - ho presentato denuncia ai carabinieri e attendo novità. Sappiano che in ogni caso andrò avanti col mio lavoro, come sempre, per garantire la sicurezza nel nostro paese. Sono tranquillo - dice Regazzi - perchè svolgo il mio lavoro con serietà e non ho mai pestato i piedi a nessuno. Non voglio fare ipotesi campate per aria, attendo il lavoro dei carabinieri con fiducia."
Nell'ordine del giorno del Consiglio Comunale di lunedì è stata discussa una mozione di solidarietà nei confronti dell'assessore minacciato con una vile lettera anonima, condivisa da tutti, un segnale chiaro a chi intende fermare l'attività politica attraverso strumenti violenti e intimidatori.
Testo tratto
dal Giornale di Merate
del 21 giugno 2011
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