giovedì 26 aprile 2012

AMO LE DIFFERENZE - INTE(G)RAZIONE CONTRO IL RAZZISMO – BERGAMO 12 MAGGIO 2012


AMO LE DIFFERENZE - INTE(G)RAZIONE CONTRO IL RAZZISMO – NonMiFermo, BERGAMO 12 MAGGIO 2012

La prima, essenziale, semplice verità che va ricordata a tutti i giovani è che se la politica non la faranno loro, essa rimarrà appannaggio degli altri, mentre sono loro, i giovani, i quali hanno l’interesse fondamentale a costruire il proprio futuro e innanzitutto a garantire che un futuro vi sia. [...] Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia. (Enrico Berlinguer)
“Non Mi Fermo” è diventato il luogo in cui stiamo mentre ci prendiamo la responsabilità di ascoltare, ascoltarci e fare politica. Insieme. “Non Mi Fermo” non è un partito, non è una corrente (anche se le porte sono sempre aperte) e non è un movimento sostitutivo: “Non Mi Fermo” è un luogo di analisi e una proposta sempre in fieri. Cittadini e amministratori per cogliere l’opportunità, le buone pratiche e le possibili strade da percorrere.
Noi con “Non Mi Fermo” vogliamo fare così. Ascoltare l’Italia da chi la attraversa in treno, da chi la innova senza grandi uffici stampa, da chi la difende e la insegna nelle scuole, da chi ha il fumo dei negozi sotto casa e non crede all’autocombustione, da chi studia e racconta la Resistenza e la Costituzione, da chi ha visto come nessuno può essere straniero, da chi ha visitato la dignità del reddito di cittadinanza, da chi esercita la memoria come il buon padre di famiglia, da chi un referendum gli ha cambiato la vita, da chi l’articolo 18 l’ha dovuto rivendicare, da chi ha visto la cultura quando c’era e non se ne parlava soltanto, da chi non disquisisce di grigi o rossi o azzurri o arancioni ma sa cosa ritiene doveroso e giusto, da chi ha pagato l’incongruenza della politica d’altri, da chi combatte la timidezza politica dei suoi. Da chi non si ferma, rimane in movimento e ha scelto da che parte stare.
Noi con “Non Mi Fermo”  vogliamo fare così. Sapere che l’ordine del giorno del nostro consiglio comunale, provinciale e regionale è il copione del nostro futuro in atto unico e non ci interessa essere le comparse pagate a gettone. Andiamo a prendercelo e proviamo a scriverci la nostra scena.
Noi con “Non Mi Fermo”, non vogliamo il porcellum delle idee: crediamo in priorità uninominali.

Non ci fermiamo perché abbiamo il dovere di rivendicare il Paese migliore che abbiamo in mente e vogliamo costruirne la direzione senza esclusioni, vogliamo essere dentro al cambiamento ‘amando le differenze’ e perché vogliamo essere adeguati al nostro tempo e soprattutto che il nostro tempo sia adeguato ai nostri diritti (e renda ineludibili i doveri).
Noi partiamo così.
Lo scorso 3 marzo abbiamo provato a dare sostanza a ciò che consideriamo uno dei nostri obiettivi: essere “collettori attivi” di idee, esperienze e progetti. In altre parole, condividendo e promuovendo le prassi della buona politica. Perché la politica è un bene comune troppo prezioso per non essere difeso, sostenuto, esercitato.
Quel giorno sul palco di NON MI FERMO, di fronte a circa 250 persone, c’erano politici, attivisti, associazioni, intellettuali, lavoratori. Tanti cittadini che, come afferma la nostra Costituzione (art. 4), provano ogni giorno a “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”. Il tema di quella prima “agorà” era etica e politica. Tanti gli argomenti e le proposte: informazione, tutela del territorio, disagio mentale, immigrazione, trasporto pubblico, acqua pubblica, acquisto solidale, legalità.
Naturalmente, quello è stato solo il primo passo. Come annuncia il nostro stesso motto, infatti noi non ci fermiamo. Andiamo avanti perché è solo con la costanza e l’impegno che possiamo farcela.
Questa volta sarà la volta di Bergamo: dedicheremo la nostra prossima “agorà” ai temi del razzismo e dell’inte(g)razione
                                                                              

SABATO 12 MAGGIO 2012, ORE 14,30
Auditorium San Sisto – Via della Vittoria, 1 – Bergamo
AMO LE DIFFERENZE - INTE(G)RAZIONE CONTRO IL RAZZISMO
Interverranno: GIULIO CAVALLI, EDDA PANDO, LUCIANO SCAGLIOTTI, PINO PETRUZZELLI, FILIPPO FOSSATI, MAURIZIO MARTINA, BRUNO GOISIS, MANILA FILELLA, HENRI OLAMA, ENRICO BALLARDINI, CLAUDIO BELLINZONA, ROMANA VITTORIA GRANDOSSI, UISP - UNIONE ITALIANA SPORT PER TUTTI, ENAR – EUROPEAN NETWORK AGAINST RACISM, UNIVERSITA’ MIGRANTES, TODO CAMBIA e tanti altri.

 Perché parlare di razzismo e inte(g)razione?

Perché la storia ci ha insegnato come, soprattutto in momenti di crisi economica, sia elevato il rischio d’inciviltà o l’abbandono a derive razzistiche. E questo si chiama fascismo. Il fascismo della prevaricazione, della violenza contro l’altro, il diverso, il più debole. Il fascismo di chi trasforma la storia a proprio uso e consumo per difendere un proprio interesse esclusivo, per altro contro ogni logica e motivazione economica, ma negando la straordinaria opportunità insita nel confronto/incontro con altre culture o l’esercizio attivo di virtù fondamentali per la crescita di ogni società come la solidarietà e l’uguaglianza.

Noi vogliamo “restare umani”. Non cedere davanti al ricatto di una (sub)cultura che ha permesso alla giunta della Regione Lombardia di redigere la cosiddetta “Legge Harlem”, oggi fortunatamente impugnata dal Governo, anche in virtù della nostra Costituzione.

In Italia, per altro, la popolazione immigrata è più giovane e incide positivamente sul nostro equilibrio demografico e sulla forza-lavoro. Attraverso la disponibilità a inserirsi in tutti i settori lavorativi, creando lavoro (ca. 230.000 piccole imprese), occupandosi dell’assistenza delle famiglie, degli anziani e dei malati, versando annualmente oltre 7 miliardi di contributi previdenziali.

Questi alcuni degli argomenti che saranno discussi: diritto di cittadinanza, caporalato, razzismo, sfruttamento, CIE, progetti di inte(g)razione attiva attraverso lo sport.

Il 12 maggio, a Bergamo. Non fermiamoci. Non mancate.

per maggiori info


1 commento:

Anonimo ha detto...

FINALMENTE QUALCHE INIZIATIVA LODEVOLE! PICCOLE AZIONI PER INIZIARE A CAMBIARE IL MONDO. IO SONO CON VOI