E' scattato a Filago l'allarme a per i bocconi di carne avvelenata che stanno uccidendo molti animali domestici (cani e gatti) e selvatici (volpi, topi, poiane etc.). I casi denunciati sembrano essere ormai una decina e il sindaco Massimo Zonca ha invitato i cittadini a prestare molta attenzione: le esche (delle attraenti polpette di carne) abbandonate per strada, contengono, secondo le analisi dell'Asl di Bergamo, metaldeide, un composto chimico solitamente usato come pesticida contro le lumache che potrebbe, in alcuni casi, diventare letale anche per l'essere umano.
Per questo motivo, tramite un avviso pubblico, il primo cittadino di Filago è voluto intervenire in prima persona. "Si informa la cittadinanza che sono state rinvenute sul territorio comunale - si legge nel comunicato ufficiale - esche avvelenate deposte da maleintenzionati con l'intento di avvelenare animali dosmetsici. Alla vista del materiale sospetto - pezzi di carne conficcati nel terreno o altro - è opportuno attivarsi tempestivamente segnalandone subito la presenza agli organi di vigilanza (forestale, carabinieri, uffici comunali)".
Casi di questo tipo si erano registrati già dalla fine di gennaio: le esche avvelenate e le carcasse degli animali avvelenati erano state trovate nelle vicinanze del fiume Brembo (tra Filago, Brembate, Bonate Sotto e Madone) e lungo il canale Masnada.
Il comunicato d'allerta del sindaco Zonca ha raggiunto e movimentato anche le amministrazioni comunali di altri paesi dell'Isola Bergamasca, nonchè l'Asl e l'Ufficio del Parco Brembo.
Dall'ufficio di servizio di sanità animale dell'Asl di Bergamo, inoltre, è intervenuto il dottor Eugenio Testa che invita a "non toccare le esche rivenute. Si consiglia di raccoglierle usando guanti e di consegnarle alla Polizia Locale o alle guardie ecologiche".
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