lunedì 17 agosto 2009

L'INNO DI MAMELI: ORGOGLIO NAZIONALE


(nell'immagine: Goffredo Mameli)

L'Inno di Mameli, conosciuto anche con il titolo "Fratelli d'Italia" o "Canto degli Italiani" divenne inno nazionale della Repubblica Italiana fin dall'ottobre del 1946. Scritto da Goffredo Mameli (testo) e Michele Novaro (musica), è tutt'ora, con il tricolore, uno dei più sentiti orgogli del proverbiale patriottismo italiano.

Fratelli d'Italia,l'Italia s'è desta, dell'elmo di Scipios'è cinta la testa. Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma, che schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì! Noi fummo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popoli, perché siam divisi. Raccolgaci un'unica bandiera, una speme: di fonderci insieme già l'ora suonò. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì! Uniamoci, uniamoci, l'unione e l'amore rivelano ai popoli le vie del Signore. Giuriamo far libero il suolo natio: uniti, per Dio, chi vincer ci può? Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì! Dall'Alpe a Sicilia, Dovunque è Legnano; Ogn'uom di Ferruccio Ha il core e la mano; I bimbi d'Italia Si chiaman Balilla; Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò.Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì! Son giunchi che piegano Le spade vendute;Già l'Aquila d'AustriaLe penne ha perdute.Il sangue d'ItaliaE il sangue PolaccoBevé col Cosacco,Ma il cor le bruciò.Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì!

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