Parroci bergamaschibacchettano il Vaticano
tratto da www.bergamonews.it
Ecco l'opinione di alcuni sacerdoti sull'acceso dibattito nato dall'editoriale apparso sul settimanale che ha accusato il governo di contribuire a ricreare un clima fascista. Monsignor Alberto Carrara: "Il Governo si è accontentato della posizione del Vaticano senza prendere in considerazione quanto detto dal direttore del giornale".
Continua a colpi di editoriali la polemica innescata dal direttore di Famiglia Cristiana don Antonio Sciortino, che nell’ultimo numero del settimanale ha accusato il governo Berlusconi di contribuire a ricreare un clima fascista. Nell’ondata di reazioni più o meno scandalizzate non è passato inosservato l’intervento di monsignor Alessandro Maggiolini che dalle colonne de Il Giorno ha definito la posizione di Famiglia Cristiana “uno dei casi di confusione provocato da organi di stampa che si dichiarano cattolici, ma intendono essere autonomi” e ha chiesto se sia “opportuno vendere tale settimanale nelle chiese”. L’opinione di Maggiolini non trova però consensi nella Chiesa bergamasca. “I cristiani hanno non solo il permesso, ma anche il dovere di parlare di politica – spiega monsignor Alberto Carrara – purtroppo nel caso di Famiglia Cristiana si è ridotto l’intervento al peso politico senza approfondire il tema che è stato posto. Il Governo si è accontentato della posizione del Vaticano senza prendere in considerazione quanto detto dal direttore di Famiglia Cristiana. Il problema però è che la Chiesa non è solo il Vaticano”. Poi monsignor Carrara pone due obiezioni formali, ma non secondarie. “La prima è una domanda. Perché il Vaticano è intervenuto ora e non quando Famiglia Cristiana criticava il governo Prodi? – continua – e, in secondo luogo, non capisco perché monsignor Lombardi, portavoce della sala stampa vaticana, abbia parlato a nome della Cei, dei vescovi. Queste sono due stranezze formali che non capisco”.Monsignor Ubaldo Nava, parroco di Colognola, condivide solo parzialmente l’intervento del direttore Sciortino. “Premetto che parlare di fascismo mi sembra esagerato – spiega – la mia preoccupazione è però che il problema sicurezza sia stato enfatizzato fin troppo. Io sono per un’apertura nei confronti degli extracomunitari, sempre nel rispetto della legalità”.“L’intervento di Famiglia Cristiana può essere un campanello d’allarme – afferma monsignor Eliseo Pasinelli, parroco di Sant’Anna – se il direttore ha sentito la necessità di pubblicare questa sua preoccupazione penso abbia avuto i suoi motivi. Non vedo dove stia il problema”. Monsignor Gian Martino Lanfranchi, parroco di Longuelo, la prende con filosofia. “Come tutte le cose di questo mondo anche la polemica passerà con il tempo. E nessuno si ricorderà del problema posto da Famiglia Cristiana”. Altri parroci, interpellati su questo argomento, hanno preferito trincerarsi dietro un diplomatico no comment. Nessuno, tra la quindicina di sacerdoti contattati, si è espresso a favore della presa di posizione del direttore della sala stampa della Santa Sede. Solo un caso?
Lunedi 18 Agosto 2008
ISAIA INVERNIZZI
invernizzi@bergamonews.it
3 commenti:
Paragonare il governo Berlusconi IV al governo Mussolini è un'operazione offensiva nei confronti del fascismo. Se si confontano la qualità degli uomini che fanno parte dei due "regimi" è possibile verificare che quelli di oggi non possono nemmeno lustrare le scarpe a quelli del ventennio. Come si possono paragonare Bottai, Grandi, Gentile, Federzoni a personaggi come la Carfagna, Barbareschi, Bondi?
E' vero che il fascismo è stata anche una tragedia, ma oggi siamo alla farsa.
A me non sembra proprio una farsa. Non mi sembra che i vari Bondi non contano nulla.
I paragoni fuori luogo non ci partano molto lontano.DI SICURO LA STORIA INSEGNA!
A quanto pare sono pochi quelli che la studiano. Meglio i luoghi comuni o critiche sterili.Importante è non rompere.Chi ha voglia di pensare? Si fatica a farlo,meglio votare quello che ce l'ha duro...
CinziaEsasperataExIdealista
A me non sembra proprio una farsa. Non mi sembra che i vari Bondi non contano nulla.
I paragoni fuori luogo non ci partano molto lontano.DI SICURO LA STORIA INSEGNA!
A quanto pare sono pochi quelli che la studiano. Meglio i luoghi comuni o critiche sterili.Importante è non rompere.Chi ha voglia di pensare? Si fatica a farlo,meglio votare quello che ce l'ha duro...
CinziaEsasperataExIdealista
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