venerdì 15 gennaio 2010

VILLA D'ADDA - CARVICHESE ARRESTATO PER STALKING

Non voleva rassegnarsi alla rottura di un'amicizia come tante e ha finito con il perseguitare il compagno di tante uscite serali. Per questo un trentenne di Carvico, con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, è stato arrestato con l’accusa di stalking dai carabinieri di Zogno, che hanno così interrotto le molestie nei confronti del conoscente, un venticinquenne di Villa d'Adda. I militari hanno appurato che il soggetto ha posto in essere atti persecutori per più di 7 mesi nei confronti del suo ormai ex amico che aveva frequentato per oltre cinque anni. Il rapporto si era interrotto nell’estate scorsa per comportamenti dai quali emergeva chiaramente che la stessa amicizia fosse stata coltivata solo per interesse: il 25enne aveva deciso di darci un taglio, ma l'altro non si era rassegnato.
Le indagini hanno dimostrato che l’arrestato cercava quotidianamente il contatto con il giovane amico mediante decine di sms e chiamate al suo cellulare, tanto da averlo costretto a cambiare più volte numero del telefonino. In una occasione recente, l'ossessività di questo tentativo di ricostruire il rapporto lo aveva portato al punto di appiccare un incendio nella casa col chiaro intento di dimostrare fino a dove poteva spingersi. Tali episodi di persecuzione sono culminati l’altra sera quando il trentenne, notando la macchina dell’ex amico parcheggiata sotto casa, e non ricevendo la risposta del suo incessante suonare al citofono, ha lanciato un flessibile (nella foto) contro il vetro della camera da letto riuscendo a ferire, fortunatamente in maniera non grave, l’ex amico e sua madre 51enne, rimasti graffiati dalle schegge del vetro infranto. E’ una delle prime applicazione della legge contro gli atti persecutori in cui la relazione affettiva risulta essere un’amicizia. Il trentenne è stato portato in carcere: l'arresto è stato convalidato, ma il giudice ha disposto la scarcerazione con divieto di recarsi a Villa d'Adda.

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