Posti di lavoro...
L’Electrolux resta a produrre in Italia e non trasferisce le linee di assemblaggio degli elettrodomestici nel distretto di Olawa in Polonia. In estrema sintesi è questo l’approdo di una lunghissima vertenza che si è trascinata tra gli stabilimenti del Nord della ex Zanussi, il tavolo sindacale di Mestre e le consultazioni ministeriali a Roma. E proprio in un albergo della Capitale ieri azienda e sindacati hanno lavorato no stop alla stesura delle oltre 60 pagine dell’intesa necessaria per presentarsi oggi al ministero dello Sviluppo economico (Mise) e domani a Palazzo Chigi per un passaggio politico finale con il premier Matteo Renzi. I sindacati metalmeccanici Fim-Fiom-Uilm sono più che soddisfatti: gli svedesi non delocalizzano, i salari italiani non sono diventati di taglia polacca, nessuna delle quattro fabbriche chiude, non sono previsti licenziamenti di manodopera fino al 2017, sono stati negoziati incrementi di produttività e c’è una spinta a potenziare la ricerca e a posizionare più in alto il prodotto Electrolux. [corriere.it]
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