mercoledì 15 ottobre 2014

DIVENTEREMO "MONVICO GIOVANNI XXIII"?

“I Comuni sono troppi” Il governo vuole le fusioni



Nell'Italia dei campanili Carlo Cottarelli prova a tracciare una nuova strada per avviare l'ormai celebre spending review delle istituzioni italiane. Il commissario con le forbici in mano è pronto a varare incentivi per spingere i singoli Comuni ad accorparsi e fondersi per risparmiare sulle spese: una sola polizia locale, un solo ufficio anagrafe, un solo ufficio tecnico, una sola gestione dei servizi, più potere di contrattazione negli appalti.

Qualcuno ci ha già provato, anche in Bergamasca, con fortune alterne. Villa D'Almé e Almé, ad esempio, sono territorialmente un Comune unito, hanno moltissimi servizi unificati eppure le due amministrazioni qualche anno fa hanno preferito rimanere ben distinte. Altri ce l'hanno fatta: Brembilla e Gerosa ora sono Val Brembilla, Sant'Omobono Terme e Valsecca.

Secondo Cottarelli gli ottomila Comuni "sono troppi" e bisognerebbe varare meccanismi di incentivi alla fusione sul modello di quelli disegnati per le partecipate locali. Questo processo “renderebbe anche più facile il coordinamento tra gli enti locali". Per Cottarelli "bisognerebbe pensare anche a meccanismi premiali a favore di coloro che si mettono insieme. Nei lavori sulle partecipate locali abbiamo previsto meccanismi di questo tipo per ridurne il numero". La strada intrapresa già quest'anno sui costi standard delle amministrazioni pubbliche "è quella da seguire - ha continuato il commissario - Penso che nel 2015 sia possibile utilizzarli". I costi standard, ha spiegato, vanno "di pari passo con la capacità fiscale standard. Penso possano essere in legge stabilità". [bergamonews.it]


1 commento:

Anonimo ha detto...

Forse sarebbe meglio includere anche Villa d'Adda, considerato che si fatica a riconoscere il confine tra i due comuni. Proporrei qualcosa come Villa Monvico o Monvico d'Adda (il Giovanni XXIII non servirebbe considerato che "Sotto il Monte Giovanni XXIII" non sparirebbe dalle mappe, semplicemente diverrebbe una frazione del nuovo comune)