Il 12 aprile 1959 moriva don Primo Mazzolari, il famoso "Parroco di Bozzolo".
Un uomo i cui scritti, come raccontava Andrea Spada (12 aprile 1959 - L'Eco di Bergamo), "regolarmente scottavano, erano scomodi, strapazzavano il fratello rimasto in casa, non per posa o perchè lo infastidisse ma perchè sapeva che spesso chi rimane sotto il tetto ha bisogno non meno di chi sta fuori della carità di qualcuno che lo scuota, perchè si può morir di fame anche se si crede di essere rimasti presso la madia, perchè si può dissipare la sostanza paterna anche restando fra le mura natali. [...]"
I suoi scritti - continuava Spada - "giravano con angoscia attorno ad un Vangelo che egli non capiva perchè non dovesse sfondare con un colpo solo il mondo. [...] Era uno scrittore di rare qualità, aveva uno stile sicuro, caldo, personale [...]. I poveri, i lontani hanno perso una voce cara e viva sull'argine, un grandissimo amico, un loro parroco. [...]"
Don Primo Mazzolari, nato a Cremona nel 1890, è stato presbitero, scrittore e partigiano.
"Le sue idee, esposte in numerose opere" - sentenzia l'Enciclopedia Telematica Wikipedia (http://it.wikipedia.org/) - "anticipano, a volte di decenni, alcune delle grandi svolte dottrinarie e pastorali del Concilio Vaticano II (convocato da Giovanni XXIII nel 1963), in particolare relativamente alla "Chiesa dei poveri", alla libertà religiosa, al pluralismo, al "dialogo coi lontani", alla distinzione tra errore ed erranti (concetto poi ripreso dallo stesso Giovanni XXIII nell'Enciclica "Pacem in Terris")."
A causa dei suoi numerosi scritti provocatori la gerarchia ecclesiale limito la sua attività pastorale procurandogli la fama di prete scomodo.
Politicamente avverso all'ideologia fascista, don Primo Mazzolari combattè in prima persona contro le ingiustizie di ogni genere.
"In coloro che lo conobbero" - scrive oggi (aprile 2009) Loris Francesco Capovilla, già segretario particolare di Papa Giovanni XXIII - "rimane nostalgia della sua voce e dei suoi occhi cerulei aperti sull'Infinito, mentre nei posteri più sensibili ai fatti e ai protagonisti del secolo ventesimo continua intenso il desiderio di conoscere chi fosse e come fosse fatto questo prete degli ultimi."
2 commenti:
MITICO DON PRIMO. ERA AMICO DI PADRE TUROLDO. UNO DI NOI
voi chi?
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