Il guru ibernato fa litigare l'India. "Non è morto, sta meditando"
BANGKOK - Quando i suoi discepoli hanno deciso di metterlo nel
congelatore, il corpo del guru indiano settantenne Shri Ashutosh Maharaj, al
secolo Mahesh Kumar Jha, stava già prendendo un vistoso colorito grigio. Anche
se il cuore e il polso avevano smesso di battere e l'encefalogramma risultava
piatto, solo i familiari e i medici insistevano però nel dire che il santone
era indiscutibilmente morto. Per tutti gli altri si trovava nello stato di
profonda meditazione noto in India come samadhi, e bisognava lasciarlo in pace
fino al suo "risveglio".
Con l'approvazione di un tribunale dello Stato, dal 29 gennaio il corpo è ancora lì, nel freezer dell'ashram dell'ordine religioso Divya Jyoti Jagrati Sansthan, fondato dal guru nel 1983 in Punjab e ramificato con 110 centri e centinaia di migliaia di discepoli in tutto il mondo, compresi Usa, Sud America, Europa, Australia e Medio Oriente. Ma ora il figlio e la moglie di Sri Ashutosh, desiderosi di cremare il corpo, hanno deciso di portare il caso davanti a una Corte nazionale, per interrompere quella che il suo primogenito Dilip Jha ha definito "solo una farsa" organizzata da alcune fazioni dei discepoli con l'intento di scegliere chi manterrà il controllo dei beni della Fondazione del guru, proprietaria nel solo ashram di Jalandhar di 40 ettari di terre con immobili annessi del valore di 167 milioni di dollari, oltre a quelli donati dai discepoli in numerosi altri Paesi.
A gennaio, mentre la polizia dislocava degli uomini a turno vicino al centro nell'eventualità del miracolo. i referti medici sembravano in effetti non lasciare dubbi sui chiari sintomi di un attacco cardiaco, accompagnati da forti dolori al petto. Ma i giudici dell'Alta Corte del Punjab hanno dato ragione ai discepoli, secondo i quali "non c'era nulla di inusuale" nell'apparente stato di morte di uno yogi del livello di Sri Ashutosh... [repubblica.it]
Con l'approvazione di un tribunale dello Stato, dal 29 gennaio il corpo è ancora lì, nel freezer dell'ashram dell'ordine religioso Divya Jyoti Jagrati Sansthan, fondato dal guru nel 1983 in Punjab e ramificato con 110 centri e centinaia di migliaia di discepoli in tutto il mondo, compresi Usa, Sud America, Europa, Australia e Medio Oriente. Ma ora il figlio e la moglie di Sri Ashutosh, desiderosi di cremare il corpo, hanno deciso di portare il caso davanti a una Corte nazionale, per interrompere quella che il suo primogenito Dilip Jha ha definito "solo una farsa" organizzata da alcune fazioni dei discepoli con l'intento di scegliere chi manterrà il controllo dei beni della Fondazione del guru, proprietaria nel solo ashram di Jalandhar di 40 ettari di terre con immobili annessi del valore di 167 milioni di dollari, oltre a quelli donati dai discepoli in numerosi altri Paesi.
A gennaio, mentre la polizia dislocava degli uomini a turno vicino al centro nell'eventualità del miracolo. i referti medici sembravano in effetti non lasciare dubbi sui chiari sintomi di un attacco cardiaco, accompagnati da forti dolori al petto. Ma i giudici dell'Alta Corte del Punjab hanno dato ragione ai discepoli, secondo i quali "non c'era nulla di inusuale" nell'apparente stato di morte di uno yogi del livello di Sri Ashutosh... [repubblica.it]
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