Pdl, nasce la «Giovane Italia»: Si fondono gli under 35 di Azione giovani e Forza Italia
Il nome è un po’ nostalgico e non proprio originale, ma in un sondaggio nazionale, col 78% di preferenze, ha sbaragliato i concorrenti «Giovani e libertà» e «Generazione futuro». Domani nasce a Bergamo (tra i primi in Lombardia) il movimento giovanile del Pdl, che si chiama «Giovane Italia». Alle 11 nell’ex sede di An, in città, verranno presentati il presidente provinciale Daniele Zucchinali, presidente uscente di Azione giovani, e il coordinatore provinciale Stefano Benigni, già di Forza Italia giovani.Anche per gli under 35, quindi, è il momento della fusione. Che, a differenza di altre province, nella Bergamasca dicono cosa facile. «La collaborazione tra i giovani di An e i giovani di Forza Italia nella nostra provincia è già in corso da tempo», sostengono i rappresentanti dei due vecchi partiti. E proprio a questo feeling particolare riconducono il successo dell’ultima tornata elettorale. «Circa il 20% degli eletti nelle liste del Pdl ha meno di 35 anni. Anzi, paradossalmente la fascia d’età più rappresentata è quella dai 25 anni in giù». A Palafrizzoni spiccano gli assessori Danilo Minuti e Tommaso D’Aloia; in Provincia il vicecapogruppo consiliare del Pdl Alessandro Sorte. Difficile per ora dare il numero degli iscritti al movimento giovanile (i tesseramenti di Forza Italia sono bloccati da tempo), ma «da quando “Giovane Italia” è nata ufficialmente a livello nazionale, il luglio scorso, a Bergamo ci siamo subito mobilitati. Abbiamo creato due gruppi su Facebook che hanno raggiunto più di 2 mila adesioni (sabato, inoltre, sarà online il nuovo sito http://www.giovaneitalia.bg.it/). Questa partecipazione, insieme agli eletti, è un ottimo segnali». Benigni, 22 anni, di Torre Boldone, è anche membro del senato accademico dell’Università di Bergamo, dove ha fondato l’associazione «Giovani studenti delle libertà», vicina al centrodestra. «L’obiettivo di “Giovane Italia” – spiega – è creare un gruppo unito, capace di fare rete su tutto il territorio provinciale». Zucchinali, 28 anni, di Bergamo, è il presidente uscente di Azione giovani. «Saremo da pungolo nel partito con le nostre proposte», dice.Il nome «Giovane Italia» può piacere o non piacere, «ma è stato decretato da un sondaggio». Richiama la «Giovine Italia» di Giuseppe Mazzini, fondata a Marsiglia nel 1831, cuore del Risorgimento italiano. Ma anche l’associazione studentesca nata a Roma nel 1954 in occasione del primo convegno nazionale degli studenti del Movimento sociale italiano (come simbolo venne scelta la fiaccola tricolore ripresa poi da il Fronte della Gioventù e Azione giovani). L’ultima organizzazione a portare questo nome, è stata quella di ispirazione social-democratica, vicina a Forza Italia, nata nel 2004 su iniziativa di Stefania Craxi. Insomma, rispolverandolo non si fa torto a nessuno.
tratto da "L'Eco di Bergamo"
di venerdì 18 settembre 2009
2 commenti:
ormai si fa tutto in funzione dei sondaggi...
che tristezza...
una volta con la gente si parlava, adesso la si intervista tramite agenzia di sondaggi...
leggere l'intero blog, pretty good
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