"Si tratta, naturalmente" - scrive Famiglia Cristiana, settimanale diretto da don Antonio Sciortino, in una nota del 28 giugno scorso - "di un caso. Resta però il fatto che la pubblicità istituzionale di cui dispone la Presidenza del Consiglio ha più che triplicato le spese in un anno (932 mila euro nel primo trimestre 2008, 3 milioni e 137 mila euro nel primo trimestre 2009) e che questo piccolo ma significativo flusso di soldi pubblici è stato indirizzato in blocco sulle Tv private. Tagliati fuori i giornali, mentre la Rai per statuto trasmette gratuitamente i messaggi istituzionali.
Quali televisioni private? Anche qui ce ne sono tante e alcune sono più fortunate di altre. Canale 5 ha fatto la parte del leone con 2 milioni e 126 mila euro di pubblicità istituzionale. Poi Italia 1 con 536 mila euro, infine Rete 4 con 253 mila euro. Totale: 2 milioni e 915 mila euro, in pratica l'intera somma disponibile."
"Naturalmente" - conclude poi Famiglia Cristiana - "solo i maligni possono pensare che ci sia un nesso tra il premier Berlusconi e le Tv della famiglia Berlusconi."
(nell'immagine: Piersilvio Berlusconi, figlio del premier e dirigente Mediaset)
4 commenti:
non esiste il conflitto di interessi.. noooooo!!!!!
porc....!
adesso diranno che a famiglia cristiana sono "COMUNISTI"!
comunisti no PD si
infatti, famiglia cristiana, è risaputo che è l'organo ufficiale del PD.
Attenti, ci vogliono fare il lavaggio del cervello!
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