lunedì 16 giugno 2008

EMERGENZA OPPOSIZIONE




Emergenza opposizione
di Gabriele Cazzulini - 12 giugno 2008

AAA: opposizione seria e responsabile cercasi urgentemente per impegno full-time, contratto a tempo determinato di cinque anni, sede di lavoro Roma. Titolo di studio richiesto: maturità politica. Astenersi perditempo ed estremisti. Ecco l'annuncio di lavoro più urgente per la politica. Gli aspiranti oppositori sono tanti ma incapaci di passare la selezione. I perduranti guai della sinistra derivano dalla sua continua difficoltà a darsi una forma definita, stabile, condivisa. La sinistra è priva di una solidità organizzativa e culturale. Il Partito Democratico è ancora troppo gracile per resistere all'onda d'urto della sconfitta e trovare una strategia per durare almeno fino alle elezioni regionali. I suoi circoli territoriali sono ancora in fase di costituzione e il collegamento con la centrale nazionale è ancora ambiguo. Non solo: l'applicazione delle elezioni primarie per la selezione dei candidati a tutti i livelli richiede una macchina organizzativa in grado di gestire i conflitti interni senza scomporsi in mille pezzi. A tutt'oggi la radiografia interna del Pd mette in evidenza soltanto un eccesso di realtà associative legate a singole personalità o gruppi di potere. In tempi di carestia, ciascuno pensa a difendere il suo capitale. Fondazioni, circoli, associazioni, centri di studio, correnti più o meno ufficiali - l'unico senza uno zoccolo di potere è paradossalmente Veltroni. Idem per l'identità - basta la questione del posizionamento del Pd nei gruppi parlamentari europei per riaccendere antiche rivalità tra Rutelli e Veltroni che il nuovo soggetto unitario non è riuscito a sedare. Né carne né pesce, né socialista né popolare, il Pd resta a pancia vuota e la fame agita gli animi.
In campagna elettorale il Pd ha cavalcato la semplificazione elettorale. Ma questo è un processo che ha coinvolto destra e sinistra in modo diverso. Per il Pdl la semplificazione ha liquidato la fastidiosa presenza di Casini e ha neutralizzato la scissione di Storace. Per il Pd invece la semplificazione ha prodotto lo strappo con la sinistra radicale che ancora oggi D'Alema prova a sanare, mentre Pannella e soprattutto Di Pietro sono saliti a bordo del Pd con una strategia di attacco a Veltroni e il Pd che in taluni frangenti è stata più forte della critica al governo. Questa indisciplina dimostra che per il Pd la semplificazione ha voluto significare il suo esatto opposto: confusione. Il Pd è come il centrosinistra: un centro d'accoglienza per i naufraghi del comunismo e i rottami della vecchia partitocrazia. Questa massa di clandestini della storia sopravvive grazie alla gommosità dei simboli della sinistra e alla sua bravura nel gestire i comitati d'affari e i potentati locali sui suoi territori. La sinistra rimane una vecchia idea che cerca di incarnarsi in un nuovo corpo - ma quale? Il fallimento è completo: la coalizione da Mastella a Bertinotti non ha funzionato; ma neppure il partito unico senza Mastella e Bertinotti. E allora il vagabondaggio politico della sinistra continua a bruciare soluzioni che si rivelano fallimentari. Il rischio di oggi è che lo stesso Pd sia un embrione destinato all'aborto.
In un tale contesto l'opposizione si fa sentire per il suo vuoto. E' paradossale che dopo decenni di lotta politica il Leviatano della sinistra dotata di formidabili apparati d'acciaio e in possesso del monopolio della cultura ufficiale sia oggi ridotto ad un mostro di cartapesta. L'opposizione non fa critica perché non ha ancora fatto auto-critica. Tutto e tutti sono rimasti fermi al giorno dopo la sconfitta elettorale. Nessuna testa è rotolata giù dal palazzo e non è stata infusa nessuna nuova energia. In un quadro immobile i muscoli si contraggono alla sola ipotesi di un confronto che apre scenari inquietanti. Così il silenzio diventa l'espressione del timore per qualunque dissenso in grado di spaccare anche questa nuova, fragile costruzione. Meglio un moribondo oggi che un morto domani - è la logica perversa che tiene sospeso il Pd nel suo limbo. A differenza del limbo dantesco questo limbo non garantisce un'uscita a senso unico, destinazione paradiso. Dalla stasi all'estinzione il passo è breve e la velocità attuale accorcia questo spazio. Ma in questo modo il Pd diventa il Partito Defunto. La sua risposta all'annuncio di lavoro potrebbe essere un eloquente cartello: chiuso per cessata attività.



Gabriele Cazzulini
cazzulini@ragionpolitica.it

6 commenti:

Anonimo ha detto...

non concordo!

Anonimo ha detto...

Complimenti al primo commento!
Molto motivatao e articolata come opnione...
Non piacciono le critiche?
A me sembra che la gente non veda più la differenza tra destra e sinistra, ecco perchè la destra è più credibile!(perchè la destra è di destra...)
Concordi?

Anonimo ha detto...

non concordo nemmeno su questo.

Anonimo ha detto...

Però sarebbe bello firmarsi almeno con un nick, così, tanto per lasciare l'impressione della correttezza...

poi fate vobis

La Pulce Teoretica

Anonimo ha detto...

i simpatici dementi di ragionpolitica, guidati dal loro prete berlusconiano visionario, non deludono mai.
il pd lo sento talmente lontano che, nonostante tutto il mio ribrezzo per il piduista e i suoi seguaci, non sono riuscito a votarlo nemmeno turandomi il naso.
ma a tutto c'è un limite. leggere critiche da parte di gente che si riconosce in un partito nato su un predellino in piazza san babila è ridicolo anziché no. parlano di mancata semplificazione a "sinistra", ma dimenticano che a "destra" (le virgolette non sono casuali) c'è stata un'annessione. dimenticano che dietro al padrone unico, rimane il solito vuoto politico, umano e culturale di cui ragionpolitica è l'emblema.
gli elettori del pd sanno che il giorno in cui veltroni non sarà più considerato adeguato, un altro prenderà il suo posto. come avviene in tutti i partiti del mondo. gli elettori del pdl sanno che il proprietario del partito è uno solo, ed oltre a lui c'è il nulla. ma in realtà nemmeno se lo pongono, questo problema, perché non sono elettori, sono servi, alcuni perfino consapevoli.

Anonimo ha detto...

ciao davide,spero che il tuo cinismo non sia dovuto ad un'eperienza diretta...quindi mi permetto di chiederti: Hai qualche consiglio da darmi,visto che sono confusa?Mi piacerebbe saperne di più e non ho trovato niente e nessuno in grado di soddisfare i miei banali perchè.grazie mille
Anastasia