Vent'anni di reclusione per Nicola Comi,
l'operaio 32enne di Carvico in carcere da più di un anno per l'omicidio di Eddy Castillo. La sentenza di
primo grado è stata emessa martedì 15 luglio.
L’omicidio risale alla notte tra il
15 e il 16 gennaio del 2011. Il corpo del 26enne, originario di Santo Domingo e
da anni residente ad Almenno San Bartolomeo, era stato trovato accanto alla
cabina dell’Enel in via Bedeschi, nella zona industriale di Chignolo d’Isola, a
poco più di duecento metri, dal punto dove un mese dopo fu scoperto il cadavere
di Yara Gambirasio.
L'operaio di Carvico era stato individuato attraverso il
Dna trovato sotto le unghie della vittima e su un mozzicone di sigaretta. Prima
dell'omicidio il 32enne era stato ripreso dalle telecamere della discoteca "Sabbie mobili"
mentre si allontanava con Castillo. Gli inquirenti, partendo proprio da quelle
riprese, avevano fatto il test a tutti i clienti del locale, convinti di poter
dare un nome e un cognome all'uomo accusato di aver tolto la vita al 26enne
dominicano. E così è stato: i
risultati ottenuti dal test di Comi confrontati alle tracce scoperte sul
cadavere hanno portato alla svolta del caso. Anche se l'imputato,
dietro alle sbarre dal 2013, si è sempre dichiarato innocente. Per lui il pm aveva chiesto 30 anni senza
attenuanti.[bergamonews.it]
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