Bergamo modello Verona -
Panchine anti-clochard in Viale Papa Giovanni XXIII
Il primo è dichiaratamente entusiasta: «Stiamo migliorando
l’estetica e la vivibilità del viale. I commenti sono molto positivi». Il
secondo è di ben altro avviso: «Mi sembra di veder le punte che si mettono sui
davanzali per allontanare i piccioni, affinché non sporchino. Solo che queste
servono a tenere lontani gli esseri umani, i più poveri. Il tutto è molto
triste». A dividere Massimo Bandera, assessore alla Sicurezza di Bergamo (è
suo, il commento soddisfatto) e don Fausto Resmini, colonna del Servizio Esodo,
da sempre in prima linea nel sostegno a poveri e sbandati (cui, è chiaro, fa
capo la seconda chiosa) sono le panchine. O, meglio: le panchine con bracciolo,
rigorosamente anti-sonno perché la barra centrale rende impossibile sdraiarsi.
Inutile girare intorno alla questione: ecco le panche anti-clochard, anche se
il loro nome politicamente corretto è «anti-bivacco». [corriere.it]
2 commenti:
siamo alle solite..si combatte il sintomo e non la malattia..
ma si sa, politicamente rende molto di più essere fautori della sicurezza e della disciplina che interrogarsi sul cosa si più fare per far si che non ci siano più persone che siano costrette a dormire per strada..
CON TUTTI I LETTI VUOTI NELLE VOSTRE CASE FATE DORMIRE I BARBONI SULLE PANCHINE! VAAAARGOGNA!!
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