venerdì 21 febbraio 2014

FARLO PER GLI ALTRI...


Due uomini,  entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale. A uno dei due  uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un ora ogni pomeriggio per  aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo. Il suo  letto era vicino all'unica  finestra della stanza. L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Infine i due  uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore.  Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano  fatto.  Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra  poteva  sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le  cose che poteva vedere fuori dalla finestra.  L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore  nelle quali il suo mondo era reso più  bello e più vivo da tutte le cose e i  colori del mondo esterno.  La finestra  dava su un parco con un delizioso laghetto.  Le anatre e i cigni giocavano  nell'acqua mentre i bambini facevano  navigare le loro barche  giocattolo. Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza. Mentre l'uomo  vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra  parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena.  In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. Sebbene l'altro uomo non potesse sentire la banda, poteva vederla. Con gli occhi della sua mente così come l'uomo dalla finestra gliela descriveva.  Passarono i giorni e le settimane. Un mattino l'infermiera  del turno di giorno portò loro l'acqua per il  bagno e trovò il corpo senza vita  dell'uomo vicino alla finestra, morto  pacificamente nel sonno. L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il  corpo.  Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L'infermiera fu felice di fare il  cambio, e dopo essersi  assicurata che stesse bene, lo lasciò  solo.  Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere  per la prima volta il mondo esterno.  Si sforzò e si voltò lentamente per  guardare fuori dalla  finestra vicina al letto. Essa si affacciava su un muro  bianco. L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico  morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori da quella  finestra. L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro.  "Forse, voleva farle coraggio." disse.

Vi è  una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della  nostra situazione. Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata. Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il  denaro non può comprare. "L'oggi è un dono è per questo motivo che si chiama  presente."

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